Attualità - 26 aprile 2025, 14:10

Torinese, sposato, 50enne e 29mila euro da restituire: ecco l'identikit del piemontese che annega nei debiti

Sono i parametri del profilo tipico di chi rischia il "sovrindebitamento": gli uomini (66%) rischiano più delle donne (34%)

Ecco chi rischia il sovrindebitamento

Ecco chi rischia il sovrindebitamento

E' un uomo torinese, sposato, cinquantenne, con un debito medio di 29mila euro: ecco l'identikit del piemontese più a rischio di ritrovarsi travolto dalle spese. Si chiama "Sovrindebitamento" e sembra avere un legame più con il mondo maschile (66%) che con le donne (34%). Il quadro si fa ancora più preoccupante se si considera che circa 1 su 5 (22%) ha un debito superiore a 40mila euro.

Secondo gli esperti di Go Bravo, il livello di indebitamento aumenta al crescere dell’istruzione. I laureati hanno infatti il debito medio più alto (32mila euro). Il 48% delle persone sovraindebitate ha un diploma di liceo, mentre il 17% ha terminato la scuola secondaria di primo grado. Il 27% del campione ha un diploma di istituto tecnico o professionale, mentre i laureati (triennale o magistrale) rappresentano il 7%. 

A livello geografico, in cima alla classifica delle città con il debito medio più alto troviamo Novara (circa 31mila euro), Biella (30mila euro), Vercelli e Torino (entrambe circa 29mila euro). Seguono Alessandria (28mila euro) e Cuneo (27mila euro). In fondo, invece, Verbano-Cusio-Ossola e Asti (più di 26mila euro ciascuna).

Per quanto riguarda, invece, il numero di casi di sovraindebitamento, si rileva una netta prevalenza di casi nelle città più popolose: Torino guida la classifica con il 45% dei casi, seguita da Alessandria e Cuneo (entrambe al 12%).

"C'è un potenziale allarme-sovraindebitamento. Si tratta di un fenomeno in crescita e che coinvolge fasce di popolazione sempre più ampie anche in Piemonte, rendendo necessarie azioni di supporto verso chi si trova in difficoltà - commenta Daniel Martinez, Co-Country Manager di Bravo in Italia -. Un elemento chiave per contrastare questo fenomeno è l’educazione finanziaria, che aiuta a prevenire situazioni critiche e a promuovere una gestione più consapevole del credito”.

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