Attualità - 12 aprile 2025, 08:50

Greenpeace fa crescere il Bosco Urbano partecipato di Pinerolo

Piantati oggi 15 alberi donati da un ragazzo di Carmagnola

Greenpeace fa crescere il Bosco Urbano partecipato di Pinerolo

Il Bosco Urbano Partecipato, che si trova tra i palazzi di via Novarea e via Einaudi, cresce grazie al Gruppo Locale di Greenpeace Torino. Oggi pomeriggio sono stati piantati 15 nuovi alberi: 6 meli, 6 querce e 3 castagni.

“Questi alberi ci sono stati donati da un ragazzo di Carmagnola con la passione per la natura, ha raccolto le ghiande e i semi nei boschi delle nostre zone e li ha fatti crescere. Ha chiesto un aiuto per piantarli e così ci siamo attivati tra Torino, Pinerolo e Rivalta per piantarne circa 50” racconta Fabio Rotondo, coordinatore del gruppo torinese. “Ne abbiamo distribuiti anche a privati e tra i volontari di Greenpeace, io per esempio ho piantato una quercia e un fico nel mio giardino a Cercenasco” aggiunge.

Con il gruppo di persone che si occupa del Bosco Urbano Partecipato c’è stata subito intesa: “Il loro progetto è davvero una bellissima idea, è importante piantare gli alberi perché assorbono la CO2, mitigando la crisi climatica, rinfrescano la città e danno riparo a molte specie animali tutelando la biodiversità. D'ora in avanti affronteremo sempre più un clima folle, con ondate di calore e siccità e alluvioni molto potenti. Gli alberi servono anche a trattenere l'acqua e a rafforzare il terreno, oltreché evitare l'effetto ‘isola di calore’ che si genera nelle città cementificate”. La piantumazione, che ha coinvolto anche il Comitato Rifiuti Zero e Legambiente, è stata un’occasione, per i volontari di Greenpeace, che vengono da fuori, di scoprire anche il centro di Pinerolo.

Marco Bertello

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