‘Fuochi d’artificio’ è la serie tv ispirata all’omonimo libro di Andrea Bouchard, firmata da Susanna Nicchiarelli e totalmente girate sulle Alpi piemontesi, tra la Val Chisone e la Val Susa.
A vestire i panni della giovane protagonista, Marta, è la pinerolese Anna Losano, figlia del gallerista Patrik, alla sua prima interpretazione cinematografica. Nel segno di un legame stretto tra il Pinerolese e questa nuova produzione, perché anche Bouchard che l’ha ispirata è figlio di genitori originari della Val Pellice e della Val Germanasca.
“Un’esperienza indimenticabile”
“Avevo 12 anni quando ho iniziato le riprese, ma mi sentivo già una ragazza - racconta la giovane attrice, oggi 14enne -. Mi sentivo più cresciuta anche proprio grazie al personaggio di Marta. Lei è molto simile a me, ero io al 90%”.
Anna è stata scelta dalla regista, Susanna Nicchiarelli, praticamente subito: “È stata una folgorazione. Aveva letto il libro, veniva da quelle zone, sa suonare, è valdese. Era Marta”.
“Il libro lo aveva regalato mia zia a mio fratello, lo aveva preso a Una Torre di Libri” rivela lei.
La Resistenza è una storia che le è sempre stata tramandata: “Alla scuola elementare Ferruccio Parri ce l’hanno sempre raccontata. Poi io avevo un vicino di casa partigiano che mi raccontava le sue esperienze, era fiero e orgoglioso di quello che aveva fatto. Le persone della mia età spero possano imparare molto da questa serie, perché fa sentire i ragazzi importanti. I giovani cercano di fare la propria parte”. Un gruppo di adolescenti, infatti, sotto il nome di battaglia di ‘Sandokan’ aiuta i partigiani nella lotta di Liberazione.
Per lei “è stata un’esperienza indimenticabile perché ho finalmente raggiunto il mio sogno di diventare un’attrice. Mi ha lasciato tanto, le persone che ho incontrato mi hanno insegnato molto. Tra me, Luca, Lorenzo e Carlotta (gli altri tre giovani protagonisti della serie, ndr) è nata una bellissima amicizia. Tra i ricordi più belli conservo quello di me e Carlotta che balliamo a casa. Ci siamo trovate tante volte per provare quella scena. Mi dà proprio l’idea di come queste bambine riuscissero a essere spensierate pur nel contesto in cui vivevano”.
E l’esperienza è stata anche formativa: “Lavorare sul set mi ha fatto capire la complessità che c’è dietro la registrazione di un film e di una serie. Ci sono tantissime persone, ognuno ha un lavoro fondamentale, dai fonici ai macchinisti. C’era chi mi aiutava a vestirmi, chi banalmente mi aiutava a salire sulla bicicletta, perché essendo d’epoca erano più pesanti e più grandi, non avevano le marce e quindi facevo fatica anche solo a stare in equilibrio. Mi hanno fatto capire che la registrazione non è soltanto spontanea, ma devi spostarti in una maniera geometrica, devi ricordarti di fare certe azioni”.
Lavorare in montagna
La serie è stata girata in Val di Susa e Val Chisone per circa quattro mesi tra la primavera e l’estate 2023. Coinvolti i Comuni di Bardonecchia, Cesana, Exilles, Oulx, Sestriere, ma hanno collaborato anche Pragelato, Susa e Usseaux.
“Lavorare in montagna è stato più complicato del solito perché si alternavano momenti di sole e pioggia. A maggio faceva molto freddo e magari noi dovevamo vestirci leggeri per le riprese, al contrario ad agosto le temperature erano molto alte, ma noi avevamo i vestiti in lana o le tute partigiane che erano molto pesanti. Le zone in cui abbiamo girato le conosco, ci vado ancora oggi a sciare, ma non mi ero resa conto della bellezza del paesaggio con la neve sciolta. È stato molto bello vedere questi paesaggi mozzafiato” sottolinea.
‘Un’attrice in classe’
Oggi Anna frequenta il Liceo Porporato e il suo futuro sembra simile a quello che poteva essere quello di Marta: “Mi piace molto il mondo del cinema, puoi essere te stessa e mi fa scoprire aspetti nuovi di me. Spero di continuare, insieme allo studio del violino. Proprio come Marta amo la musica. Sono io in un’altra epoca. Sapevo anche suonare la filarmonica, mio nonno si è unito a me quando ho cantato ‘Figli di nessuno a casa’”.
I primi episodi sono stati proiettati a Bardonecchia e a Torino, il 4 aprile si è svolta una proiezione evento in contemporanea con tutta Italia che ha visto la partecipazione di oltre 600 studenti da 30 città d’Italia: “La mia scuola purtroppo non è riuscita a partecipare all’evento, ma con la mia classe abbiamo visto il trailer della serie. Sono molto contenta perché ho avuto il loro supporto e mi sento anche molto libera di parlare di questa esperienza e di questa mia passione. Quando hanno saputo del mio impegno, i miei compagni erano molto felici di avere diciamo ‘un’attrice in classe’ e hanno preso molto bene la notizia, fortunatamente”. La serie andrà in onda in prima serata su Rai Uno il 15, 22 e 25 aprile.