Salute - 03 dicembre 2024, 09:32

Cibo appetibile e nutriente per i pazienti del San Luigi Gonzaga: ecco il progetto di Inalpi [VIDEO]

"Il cibo che cura" vedrà elaborare prodotti caseari con determinati nutrienti e attenzione al gusto per garantire l'appetibilità a malati oncologici, nefrologici e di fibrosi cistica

Cibo appetibile e nutriente per i pazienti del San Luigi Gonzaga: ecco il progetto di Inalpi [VIDEO]

Inalpi e il San Luigi Gonzaga di Orbassano collaboreranno per cercare prodotti caseari appetibili per i pazienti dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, puntando a migliorare il loro benessere psicofisico. Si tratta del progetto "Il cibo che cura", che vede il laboratorio e centro ricerche dell'azienda lattiera - la InLab Solutions - realizzare cibo con determinate caratteristiche nutrizionali e un bilanciamento tra micro e macro nutrienti adeguato alle caratteristiche delle patologie più invasive, senza comprometterne il gradimento e permettere una fruizione sana e gradevole.

In questa fase di ricerca, il San Luigi di Orbassano sperimenterà questi prodotti su pazienti che presentano difficoltà specifiche legate all’alimentazione, a causa sia dello sviluppo della patologia che delle terapie a cui sono sottoposti. Si tratta infatti di pazienti affetti da fibrosi cistica, malati oncologici e nefrologici, che presentano una forte connessione tra alimentazione e benessere psicofisico. Il cibo sarà elaborato da InLAb Solutions e, in seguito, i tre reparti del San Luigi valuteranno con i pazienti la gradibilità del prodotto e le caratteristiche dell'assunzione.

"È un progetto che il San Luigi ha sviluppato in collaborazione con Inalpi - ha commentato Davide Minniti, Direttore Generale dell'AOU San Luigi Gonzaga - che ha un centro e un laboratorio di altissimo livello. Ecco che nasce "Il cibo che cura": cura soprattutto la mente e l'appetibilità di quei pazienti che, perché in ambito oncologico o per problemi renali o patologie rare come la fibrosi cistica, spesso non possono fruire di alcuni cibi. Abbiamo pensato di trasformare grazie al laboratorio di Inalpi alcuni prodotti che per la loro natura potrebbero essere difficili da digerire".

"L’avvio di questo progetto rappresenta, per Inalpi, il proseguimento del percorso di valorizzazione di una materia prima tanto complessa quanto ricca e unica come il latte – ha raccontato Ambrogio Invernizzi, Presidente di Inalpi S.p.A. – La nostra storia recente è legata ad una filiera corta e con-trollata che fornisce latte di alta qualità, ed è proprio partendo dalla filiera che vogliamo immaginare un utilizzo sempre più completo del latte, anche attraverso la realizzazione di progetti che vadano oltre il suo uso tradizionale e, attraverso processi innovativi come quelli che stiamo sperimentando con InLab, si possa arrivare alla realizzazione di prodotti funzionali, alimenti cioè in grado di apportare benefici e nutrizione".

"InLab Solutions, grazie alla sua esperienza nella ricerca e sviluppo, offre a questo progetto la propria struttura di ricerca, i suoi collaboratori e le attrezzature all’avanguardia - ha spiegato l'AD di InLab Solutions Jean Pierre Studer - volte alla formulazione di alimenti appetibili e vivaci a pazienti con particolari esigenze dietetiche e complementari alle cure sanitarie. Il corretto bilanciamento di micro e macro nutrienti, ricevuto dal dipartimento di dietetica e nutrizione clinica del AOU, saranno la guida di questo importante progetto".

Federico Riboldi, assessore alla Sanità della Regione Piemonte, afferma che "Si tratta di un progetto che, per le sue finalità, la Regione Piemonte non può che accogliere con favore - ha dichiarato l'assessore regionale alla sanità Federico Riboldi -. Mantenere un corretto apporto calorico durante tutte le fasi di una malattia, soprattutto se grave o cronica, è fondamentale per migliorare la qualità della vita del paziente. Auspico pertanto che, se la fase sperimentale otterrà il successo che immagino, il progetto possa essere esteso anche alle altre aziende sanitarie piemontesi".

Francesco Capuano

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