Cavour dice basta a chi abbandona i rifiuti. Il Comune ha chiesto rinforzi alla Lega Abolizione Caccia per un servizio di vigilanza attiva, mirato a monitorare le aree più sensibili, prevenendo così il degrado ambientale e sensibilizzando la comunità sul corretto smaltimento dei rifiuti.
Numerose sono state le lamentele dei cavouresi, tra scatole di cartone, sacchi della spazzatura e contenitori di plastica, abbandonati e non conferiti correttamente. L’utilizzo dei cassonetti con tessera elettronica e delle telecamere di videosorveglianza non ha convinto tutti a rispettare le regole, per questo ad intervenire saranno i pubblici ufficiali della Lac, nota da ben più di venticinque anni per il suo impegno nella tutela ambientale e nella vigilanza venatoria.
Il progetto è già in prova da qualche settimana con dieci membri operativi in paese. In questa fase iniziale, i volontari stanno osservando quali piazzole richiedono maggiori interventi per calibrare al meglio le risorse e garantire una presenza più efficace. “La vigilanza attualmente è a cadenza settimanale – spiega il cavourese Fabrizio Bonetto, membro dell’associazione –, appena avremo maggiore disponibilità, aumenteremo a due i controlli settimanali”. A essere più problematiche sono aree periferiche come le frazioni di Gemerello e Sant’Agostino, risultano particolarmente problematiche: “Abbiamo notato che nelle frazioni, in particolare nelle piazzole non videosorvegliate, si verificano più frequentemente abbandoni irregolari, anche di rifiuti provenienti da abitanti dei Comuni limitrofi”.
Ma cosa succede a chi è colto in flagranza o viene individuato come responsabile? “Se vengono sorpresi, in quanto pubblici ufficiali, possiamo applicare una sanzione amministrativa per l’abbandono illecito dei rifiuti con un importo che si aggira attorno ai 150 euro – chiarisce Bonetto –. Inoltre, da quando è cambiata la normativa sui rifiuti, l'abbandono in sé di rifiuti o la gestione non autorizzata del rifiuto è oramai reato penale, con conseguenze legali più gravi”.