Perrero, Fenestrelle, Prali, Roure e Salza di Pinerolo la loro battaglia al Tar l’hanno vinta e ora le Unioni montane del Pinerolese guardano al loro successo per salvaguardare la gestione attuale dell’acqua. Entro fine anno Acea Pinerolese Industriale dovrebbe cedere reti e gestione del servizio a Smat, con cui ha attualmente un accordo, perché la normativa nazionale prevede un gestore unico per la rete idrica del Torinese. Il Pinerolese si era mosso tentando di costituire una società per aggirare l’ostacolo, ma la Corte dei conti l’ha cassata. Un piano b, finora non si era visto, malgrado l’impegno di Acea a valutare altre strade. Ma dal 2 settembre ci sarebbe un appiglio. Il Tar Piemonte ha accolto il ricorso di diversi piccoli Comuni, capeggiati da Perrero, che hanno ottenuto di continuare a gestire direttamente il servizio idrico fino al 31 dicembre 20233, data fino a cui l’Autorità d’Ambito ha prorogato l’affidamento a Smat (la pronuncia è allegata all’articolo).
“La sentenza è tarata su Comuni con meno di mille abitanti. Ma noi pensiamo che la sostanza giuridica possa valere anche per il nostro caso” spiegano Danilo Breusa e Mauro Vignola, rispettivamente presidente dell’Unione Montana dei Comuni della Valli Chisone e Germanasca e presidente dell’Unione Montana del Pinerolese. Sono stati loro due a sollevare la questione nell’assemblea dei soci di ieri: “Abbiamo chiesto un approfondimento giuridico ad Acea, per valutare se questa sentenza possa stabilire un precedente di proroga valido anche per noi”. La questione tornerà al centro di un’assemblea dei soci che si svolgerà tra due settimane, quando sarà pronto un parere dei legali dell’azienda.