La nuova Juve targata Ferrero e Scanavino ne è uscita, tagliando ogni ponte con il passato e il progetto che vedeva l'ex presidente Andrea Agnelli fra i suoi grandi sponsor. Ma adesso che la Superlega ha ricevuto una importante sentenza favorevole da parte della Corte di Giustizia Europea, che ha certificato l'abuso di posizione dominante da parte di Uefa e Fifa, sdoganando di fatto competizioni parallele a quelle già organizzate dall'ente calcistico europeo, l'argomento torna a tenere banco.
Tra gli addetti ai lavori, i giornalisti ma anche nel mondo del tifo organizzato. "Le norme Fifa e Uefa sull'approvazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Super League, sono contrarie al diritto dell'Ue", scrive la Corte sottolineando che esiste un abuso di potere dominante da parte della Uefa e della Fifa che esercitano un monopolio. In sostanza, la Uefa non può sanzionare club che decidono di partecipare ad altre competizioni.
Questa decisione, che non costituisce un via libera automatico alla Superlega nella forma proposta dai suoi promotori, può ridefinire gli equilibri e la struttura dell'intero calcio europeo. Ma su questo punto è arrivato subito il no da parte della Curva Sud della Juve, cuore del tifo bianconero: "Se la Superlega dovesse nascere veramente, il mondo Ultras è in pericolo. Il calcio cesserebbe di essere un sport popolare, con i tifosi di fatto presenti solo nelle gare interne. Sarebbe infatti impensabile per i sostenitori di ogni club seguire la squadra in 120 partite per tutta Europa", hanno fatto sapere i suoi esponenti in una nota.
"Come l’NBA, come l’NFL: il calcio diventerebbe una sorta di ennesimo prodotto “all’americana”. Spettacolo forse, intrattenimento e soldi per le TV; ma anche parola fine e pietra tombale sul tifo più caloroso, genuino e vero: quello degli Ultras". Con tanti saluti a quel progetto che pure l'ex presidente Agnelli aveva 'benedetto'.