Cultura e spettacoli - 19 febbraio 2023, 11:03

Vent'anni di Fondazione Piemonte Dal Vivo, Negrin: "Come abbiamo promosso il teatro in tutta la Regione" [INTERVISTA]

Nato come ufficio territoriale dello Stabile, in un ventennio ha superato un commissariamento, si è rigenerato ed è diventato autonomo. Oggi è presente in tutte le 8 province con mille spettacoli in cartellone

matteo negrin

Vent'anni di Fondazione Piemonte Dal Vivo, Negrin: "Promosso il teatro in tutta la Regione"

Vent’anni fa nasceva la Fondazione Piemonte dal Vivo. Quello che in origine nasceva come un ufficio territoriale del Teatro Stabile di Torino, diventava un ente autonomo che non si occupava più solo di distribuire le produzione teatrali sul territorio piemontese, ma anche di promuovere il teatro locale, di prossimità

Ha affrontato una nascita e una crescita, ma anche un commissariamento, si rigenera e a un certo punto passa dall'essere circuito del teatro a un soggetto che distribuisce danza, musica e circo, e infine produzione digitale. 

Coinvolti 76 Comuni, oltre mille gli spettacoli

Un vero e proprio promotore di tutte le discipline dal vivo. Oggi è presente in tutte le otto province, coinvolge 76 Comuni e prevede più di mille spettacoli.   

"Nel tempo - spiega il direttore Matteo Negrin - la Fondazione è diventata un ente che realizza progetti di rilevanza strategica per la Regione Piemonte per lo sviluppo di politiche culturali. Penso alle Lavanderie Vapore di Collegno, ma anche al programma Hangar Piemonte, fino alla rete degli ecomusei del Piemonte". 

Fiore all'occhiello il Teatro delle Selve di Vigone

Fiori all'occhiello delle iniziative compiute in questi anni dalla Fondazione sono il Teatro delle Selve di Vigone. "Il più piccolo teatro all’italiana da 100 posti, frequentato da una comunità solida e affiatata che gode di un abbonamento che gli permette di vedere i 6 spettacoli in piccolo formato e con lo stesso abbonamento di vederne altri tre a Pinerolo in grande formato". Lo stesso sistema è adottato a Fontanetto Po "Qui i posti sono 199 e l'abbonamento è fatto in collaborazione con il teatro civico di Vercelli. In questo modo i piccoli centri mantengono la loro autonomia culturale, non è ridotta in un 16esimo di quella della grande città che non potrebbe permettersi, ma al tempo stesso possono avere accesso al grande formato vicino a casa. Questo significa co progettare, ma anche spostare il pubblico sul territorio". 

Le iniziative per i primi vent'anni

Per festeggiare il primo ventennio, la Fondazione sta già lavorando a un grande evento cui seguiranno iniziative collaterali. "Avremo un grande convegno a Torino il 2 e il 3 ottobre che intende fare il punto su quello che è successo negli ultimi 20 anni, dal decentramento al riequilibrio territoriale. In estrema sintesi vent'anni fa si cercava di portare Torino in provincia, oggi sviluppiamo su un territorio una domanda e un'offerta con gli attori del territorio", ha spiegato Negrin.

Per arrivare preparati la Fondazione sta ultimando una sezione sul sito in cui si raccontano tutti gli spazi teatrali del Piemonte, ma anche visite guidate in collaborazione con il FAI proprio per far conoscere questi spazi, e poi ancora una valorizzazione dell'archivio, che richiede di essere esposto e digitalizzato.  

E per il futuro? 

"Tre sono le direttrici sui ci muoviamo: nuove generazioni, accessibilità, sfida del digitale coniugato alle arti performative". 

Il teatro oggi si può dire tornato ai numeri pre pandemia?

Oggi il trend del teatro è in ripresa, ma i tempi sono stati diversi. "Da quello che abbiamo potuto analizzare, la ripresa è stata tanto più pronta laddove la comunità teatrale era solida, dove non lo era si è fatta molto più fatica. Questo perché il teatro prima ancora di essere un prodotto da fruire è un prodotto in cui la gente si ritrovava".

Chiara Gallo

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