Venerdì prossimo Stefano Bonaccini sarà in Piemonte. Il candidato alla Segreteria Nazionale del Pd, il 27 gennaio, sarà in tour con partenza alle 10 ad Alessandria. Alle 13 previsto un passaggio ai cancelli Fiat di Mirafiori e alle 16 al Sermig parteciperà al convegno "Un PD +Popolare" con Graziano Delrio e Simona Malpezzi. La conclusione della giornata alle 18 all'Envi Park, dove è previsto un incontro pubblico. Ed in Piemonte i sostenitori di Bonaccini si sono al momento coagulati attorno al consigliere regionale di Novara Domenico Rossi, unico candidato ad essersi sinora fatto avanti ufficialmente per diventare Segretario Regionale del Pd.
Rossi Segretario Regionale del Pd
“Servono coraggio e senso di responsabilità – sottolinea Rossi - per ridefinire l’identità del partito e portare un forte rinnovamento, senza rinnegare o buttare via tutto il passato”. Tra i problemi prioritari da affrontare per Rossi “liste d’attesa e impoverimento della sanità pubblica, record per il consumo di suolo, livelli di inquinamento altissimi, lavoro povero per troppe categorie, un trasporto pubblico locale inesistente soprattutto per chi abita nelle aree interne, un’assenza di programmazione e visione che rallenta anche la crescita economica”. Altro tema la valorizzazione dei territori. “Torino è importante, - spiega - ma il Partito Democratico regionale deve trovare il modo di valorizzare il lavoro prezioso e fondamentale dei tanti militanti e amministratori che lavorano in tutte le altre province piemontesi. Le politiche regionali vanno decise insieme: con Torino, Cuneo, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Biella e il Verbano-Cusio-Ossola”.
I popolari con Bonaccini e Rossi
Al loro fianco Rossi e Bonaccini avranno i popolari che, come spiega la vicesegretaria regionale del Pd Monica Canalis, “hanno deciso di sostenere convintamente in tutte le 8 province” il presidente dell’Emilia Romagna. “Bonaccini – aggiunge la consigliera regionale - penso sia la figura che, più delle altre, possa garantire il pluralismo interno e le varie anime del Pd. Il Partito Democratico è nato nel 2007 con i contributi politici dei popolari, socialisti, ambientalisti, comunisti,….: con Bonaccini si sono le garanzie che questa pluralità non divenga mera filiera di potere”.
"Con Bonaccini territori al centro"
Una delle critiche più forti mossi alla segreteria di Enrico Letta è che alle scorse Politiche si sia deciso di candidare in “posti sicuri” gli esponenti nazionali del partito, sacrificando invece i nomi più locali. “Noi crediamo – spiega Canalis - che con Bonaccini territori torneranno al centro e si valorizzeranno gli amministratori locali”. E chi sostiene il governatore emiliano non manca poi di sottolineare come Elly Schlein, sua avversaria principale, abbia dato vita "nel 2015 con Civati, ad una delle prime scissioni di cui il Pd è stato vittima”. Dopo sette anni da outsider, la Schlein è ritornata nelle file dei dem solo nel 2022. “I popolari piemontesi – chiarisce la vicesegretaria regionale - non sono favorevoli a scalate esterne. Nella vita, così come in politica, le porte sono sempre aperte: se però uno esce deve fare un periodo di “decantazione””. I popolari si ritroveranno quindi il 27 gennaio al Sermig, su modello di quanto accaduto il 19 dicembre a Roma, per presentare le loro proposte al governatore emiliano.