Politica - 20 settembre 2022, 09:25

Caro energia, la ricetta di Casolati per le bollette: “Nucleare pulito e tetto al prezzo del gas” [VIDEO]

La senatrice della Lega: “Bisogna ritornare a guardare i nostri giacimenti interni e rivolgersi ad altre forme di produzione di energia incentivando l’eolico, il biogas e il fotovoltaico”

Marzia Casolati

Caro energia, la ricetta di Casolati: “Nucleare pulito e tetto al prezzo del gas”

Sfruttare i giacimenti interni, potenziare le energie rinnovabili e aprire al nucleare di quarta generazione. E’ questa la ricetta proposta da Marzia Casolati, candidata al Senato nel collegio Piemonte U1, per dare all’Italia la tanto agognata indipendenza energetica e aiutare gli italiani ad affrontare il caro bollette.

La situazione politica in Europa ha evidenziato le fragilità dell’Italia a livello energetico” ha affermato Casolati. “Noi siamo totalmente dipendenti dall’estero e non sfruttiamo i nostri giacimenti di gas presenti nell’Adriatico, lasciandoli in mano alla Croazia da cui compriamo lo stesso gas che poi compriamo proprio da loro” ha ribadito la senatrice della Lega, che ha puntato il dito contro i continui “no” antistorici, che hanno portato alla situazione attuale.

Quel che è certo è che oggi le bollette pesino parecchio, sia per le tasche dei cittadini che per le imprese. Ecco perché, secondo Casolati, è necessario agire subito sperando in bolletta i costi del gas con quelli dell’energia prodotta in maniera differente. Di certo, il prezzo del gas rappresenta un grande problema: “Abbiamo a che fare con una grandissima speculazione. Il prezzo del gas non è aumentato, è invariato. Si modifica il prezzo nella borsa di Amsterdam e questo non è più concepibile” ha attaccato. 

Agire in fretta è quindi fondamentale, ma come? “Mettendo un prezzo al tetto del gas in primis, poi è necessario utilizzare gli extra gettiti dati dall’aumento dell’energia e attuare decreti che limitino le accise e i crediti di imposta sulle bollette per le aziende”. 

Ecco perché la senatrice candidata al Senato nel collegio Piemonte U1, ha chiesto a gran voce di  guardare ai giacimenti interni, per sfruttarli come “misura tampone” fino a quando la situazione geopolitica non tornerà alla normalità. Poi “servirà rivolgersi ad altre forme di produzione di energia, incentivando l’eolico, il biogas e il fotovoltaico”. Un’azione possibile solo attraverso la sburocratizzazione.

Centrale poi il tema dell’energia nucleare: “Io sono a favore del nucleare pulito, quello di quarta generazione: tutte le energie prodotte dal vento e dal sole non sono sufficienti”. Per la senatrice, il referendum con cui si decise di chiudere le centrali è ormai datato rispetto alle tecnologie utilizzate oggi: “Il nucleare si è evoluto, è di quarta generazione. In Piemonte confiniamo con la Francia, la prima centrale nucleare è distante meno di 100 km oltre il confine".

"Non possiamo privarci di una fonte energetica così importante e a basso impatto ambientale, per acquistare poi la stessa energia da altri paesi e prodotta nella stessa medesima situazione”, ha concluso Marzia Casolati.

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