Attualità - 20 settembre 2022, 12:36

Si è fatta per anni carico del dolore degli altri e lascia un’eredità importante, il ricordo di Donata Gayard

Vicesindaco di Bobbio Pellice aveva voluto fortemente l’ambulatorio in paese e il servizio bibliotecario a domicilio. Fu anche l’infermiera che entrò nelle case di molti per assistere i malati e le loro famiglie

Si è fatta per anni carico del dolore degli altri e lascia un’eredità importante, il ricordo di Donata Gayard

Se in molti hanno trovato un sollievo nel momento della malattia, se oggi un paese con poco più di 500 abitanti può contare su un ambulatorio infermieristico, e su un prestito bibliotecario che raggiunge tutti, portando i libri direttamente in borgata, in buona parte è stato merito suo. È importante l’eredità di Donata Gayard, vicesindaco di Bobbio Pellice, scomparsa venerdì 16 settembre, all’età di 63 anni. Ieri mattina l’ultimo saluto nell’area verde di via Queyras – così come lei aveva voluto – poco fuori dal centro paese e al cospetto delle montagne della Val Pellice. Originaria di Villar Pellice, Gayard si spostò a Bobbio Pellice con il matrimonio e divenne una protagonista della vita del paese, lavorando spesso ‘dietro le quinte’.

“Eravamo coetanei ma per me è stata una ‘sorella maggiore’: mi ha insegnato molte cose su Bobbio Pellice che mi premettono di svolgere il mio ruolo di sindaco” afferma il primo cittadino bobbiese, Mauro Vignola. Consigliere comunale per diversi anni, nel 2019, quando venne eletto il nuovo consiglio comunale, Gayard era appena andata in pensione: “Allora le chiedemmo un impegno ancora più importante e accettò la carica di vicesindaco. Purtroppo, pochi anni dopo, sopraggiunse la malattia - ricorda Vignola -. La sua morte ora lascia in tutti noi un vuoto sia affettivo sia operativo”.

A ricordarla è anche Patrizia Geymonat, sindaco dal 2014 al 2019, che racconta: “Abbiamo lavorato assieme a lungo e bene maturando un rapporto strettissimo: non mancava giorno in cui non ci consultassimo”. A legarle l’impegno nella gestione della cosa pubblica ma anche una profonda amicizia: “Lei c’era sempre, anche quando le cose andavano male. Con un’attività continua, costante, tipica degli spiriti caparbi come il suo, ha mandato avanti diversi progetti”. Uno di questi, forse il più gradito dai bobbiesi e dagli abitanti dell’alta valle, è stato la creazione di un ambulatorio infermieristico in paese, nella sede dei medici di famiglia: “Per una popolazione mediamente anziana come quella di Bobbio Pellice, doversi recare all’ospedale di Torre Pellice per i prelievi non era facile. Lei prese a cuore il problema interloquendo con l’azienda sanitaria in modo efficace: non era scontato, infatti, per un paese piccolo come il nostro, ottenere l’attivazione del servizio” rivela Geymonat.

Al settore sanitario Gayard dedicò la sua vita professionale lavorando come infermiera dal 1978, prima all’ospedale Agnelli di Pinerolo, poi al Mauriziano di Luserna San Giovani, successivamente al Valdese di Torre Pellice e infine nelle cure domiciliali per l’Asl To3. Proprio in quegli anni ebbe occasione di entrare nelle case di molte famiglie per assistere i malati e fornire un supporto ai congiunti. “Quando mia madre si ammalò fu lei, assieme alla sua collega Anita Ricotto, a venire a casa nostra per fornici l’assistenza a domicilio: era la persona che ti permetteva dei piccoli momenti di svago pur nella sofferenza e con cui si poteva parlare trovando vicinanza e competenza. Assumeva un ruolo molto importante per le famiglie” ricorda Ilaria Peiretti, che negli anni successivi, per il servizio Giovani e territorio della Diaconia valdese, cominciò a lavorare con Gayard nella gestione della biblioteca di Bobbio Pellice. “Quella di ‘andare verso gli altri’ in lei sembrava una vocazione” osserva Peyretti. Con il medesimo spirito, durante la pandemia, Gayard promosse la nascita del servizio bibliotecario a domicilio, in un primo momento gestito dalle volontarie e poi rilanciato con il supporto della Diaconia valdese, a cui venne affidata la gestione della biblioteca: “Lavorare con Donata è stato un piacere e abbiamo sempre condiviso il programma delle attività”.

La perdita di Gayard si fa sentire anche fuori dalle attività comunali. Il Coordinamento Donne Val Pellice la ricorda per il suo impegno, su cui non potrà più contare: “Aveva iniziato a partecipare attivamente parecchi anni fa ed ora perdiamo un sostegno prezioso” afferma per l’associazione Rita Sperone. “Con il suo carattere determinato ci lascia però un messaggio chiaro aggiunge –: solo impegnandoci in prima persona al servizio della comunità, è possibile cambiare la società e migliorarla”.

Elisa Rollino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU