Attualità - 23 marzo 2021, 16:08

"Well Impact": la Compagnia di San Paolo lancia il vaccino-cultura per il benessere delle persone

La relazione tra i due elementi può risultare prezioso per umanizzare i luoghi di cura, ma anche per fare prevenzione o per i rapporti medico-paziente. Profumo: "La salute delle persone passa anche attraverso elementi di questo genere"

Targa della Compagnia di San Paolo

Il nuovo progetto della Compagnia di San Paolo coniuga salute e cultura

Benessere, prevenzione, cura. Tre parole strategiche, nella vita di tutti i giorni. Ma che nel corso dell'ultimo anno sono diventate ancora più basilari, vista l'enorme crisi socio-sanitaria che ha travolto (e in parte sconvolto) anche Torino e il Piemonte.

Anche da questi presupposti parte il progetto "Well Impact", che la Compagnia di San Paolo ha voluto lanciare abbracciando i temi di salute e cultura. Un rapporto che può avere riflessi su numerosi elementi, che la fondazione ha voluto sintetizzare in quattro filoni: "cultura nella prevenzione primaria", "cultura nella relazione tra medico e paziente", "cultura come elemento di umanizzazione dei luoghi di cura" e "come luoghi e istituzioni della cultura possono promuovere azioni sul benessere".

"Questo è un tema di grandissimo interesse per la Compagnia - dice Francesco Profumo, presidente Fondazione Compagnia di San Paolo -. Sulle relazione tra cultura e salute lavoriamo da anni, ma adesso è diventato ancora più attuale, tra pandemie e lockdown".

"Il vaccino-cultura può essere determinante, insieme a quello medico, anche nella ristrutturazione del nostro sistema sanitario, perché il benessere delle persone passa anche attraverso elementi di questo genere".


[Da sinistra, Matteo Bagnasco e il presidente Francesco Profumo]

"E' un tema che oggi arriva a una mappature sulle esperienze presenti sul nostro territorio Matteo Bagnasco, responsabile Obiettivo Cultura Fondazione Compagnia di San Paolo -, ma che fino a oggi sono state valide, ma frastagliate tra di loro. Per questo avviamo quattro poli di progettazione per lavorare nei prossimi mesi per costruire dei modelli che possano costituire degli esempi cui ispirarsi".

"In futuro - aggiunge Profumo - immaginiamo che accanto agli eventi in presenza si potrà usufruire di esperienze culturali anche a distanza. Per esempio lezioni e visite ai musei per i bambini malati, oppure esperienze legate a musica ed eventi per chi si trova in ospedale o in una residenza socio assistenziale. In passato era molto difficile, ma diventerà un elemento chiave, con un'ulteriore democratizzazione della cultura".

Massimiliano Sciullo

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