Non solo il comitato Treno Vivo Val Pellice, ma anche Legambiente non crede alla versione della Regione sui lavori della Pinerolo-Torre Pellice, e li bolla come uno smantellamento della ferrovia in un momento in cui non si possono organizzare proteste.
Nel frattempo c’è chi ha lanciato una petizione online per realizzare una pista ciclabile proprio là dove, fino al 2012, correva il treno.
Legambiente sposa la protesta di Treno Vivo e interviene nella polemica sui lavori partiti la scorsa settimana dalla stazione di Bricherasio.
Il circolo della Val Pellice aveva già fatto sentire la sua voce con un volantino dal titolo eloquente “Il treno e il fallimento” e ora la fa affiancato dal circolo di Pinerolo e da quello di Piemonte e Valle D’Aosta.
«Dal 23 aprile Rfi sta procedendo allo smontaggio della linea elettrica aerea. L’Assessore regionale Gabusi ha dichiarato che si tratta della mera rimozione del cavo di contatto a causa di continui furti. In realtà, si sta procedendo con l’asportazione di tutta la catenaria, compresi i supporti, nonostante gli elementi siano recenti e in buone condizioni a detta degli stessi operatori. È evidente di come si tratti di un’operazione radicale, senza ritorno, finalizzata sostanzialmente alla dismissione della linea» contesta l’associazione ambientalista, che come Treno Vivo parla di smantellamento della ferrovia.
Mentre il circolo di Pinerolo chiede l’immediato stop ai lavori, il presidente di Piemonte e Valle d’Aosta Giorgio Prino tuona: «Smantellare una linea di trasporto pubblico esistente è un’azione improvvida. Farlo in tempo di lockdown, senza comunicazioni preventive non è un esercizio di stile. Stanno cancellando la possibilità di riattivare un servizio essenziale per studenti e lavoratori, economico e a basso impatto ambientale, ad oggi sostituito da una linea bus, impattante sia dal punto di vista ambientale che da quello della qualità di vita».
Parallelamente, però, c’è un fronte che al posto dei binari vorrebbe vedere correre biciclette e navette elettriche. La petizione lanciata pochi giorni fa qui, sta raggiungendo l’obiettivo delle 1.500 firme e verrà spedita alla Regione e all’Unione montana del Pinerolese, che raggruppa i Comuni della Val Pellice.