La Val Pellice ha perso il protagonista di uno dei rilanci aziendali che ha segnato la storia della vallata: Sergio Bertin, presidente della “Nuova Crumière” di Villar Pellice, si è spento nella serata di lunedì 6 aprile all’Ospedale di Rivoli dove era ricoverato per un problema renale. Avrebbe dovuto compiere ottant’anni.
«È una grande perdita: era una colonna portante dell’attività e una persona che ha fatto tanto per la vallata, per il lavoro e per le persone. Per noi il suo lascito è però lo slancio per andare avanti» questo il commiato di Giorgio Gamba, vice presidente della “Nuova Crumière” e compagno di avventura nel rilancio dell’azienda che produce feltri e tessuti tecnologici per ogni industrie alimentari e tessili.
Oggi organizzata come società consortile, la “Nuova Crumière” nacque negli anni ottanta dal fallimento della Crumière e S.p.A, grazie all’impegno dei dipendenti che presero in mano la situazione: «Allora lui era direttore della produzione e io vice direttore della produzione per l’azienda che fallì nel 1986. Fu proprio lui a mettere a disposizione i suoi beni come garanzia con la banca – ricorda Gamba – in modo da poter proseguire con la produzione ed essere immediatamente operativi». All’inizio la “Nuova Crumière” poteva contare su 19 soci, oggi sono una quarantina, contando anche i dipendenti: «Ci ha sempre creduto: ha costantemente cercato di sviluppare la produzione rimanendo attento al capitale umano - aggiunte Gamba -. In trentaquattro anni di attività non c’è mai stato alcun licenziamento e solo in pochi casi si è ricorsi alla cassa integrazione».
Proprio l’attenzione alle persone è ciò che ha contraddistinto il suo rapporto con il territorio, secondo il sindaco di Villar Pellice Lilia Garnier. «Sergio Bertin era disponibile verso le esigenze dell’alta valle. Non ha mai dimenticato i suoi compagni di avventura della Crumière e anche quelli ormai in pensione» racconta. Il sindaco rivela che Bertin stava lavorando in questo periodo a un’iniziativa in paese: «In occasione delle Fiera di Primavera, in programma per metà giugno, aveva proposto una giornata di controlli per prevenire glaucoma e osteoporosi». Residente a Luserna San Giovanni, aveva preso a cuore i villaresi: «Grazie anche alla sua attività nei Lions, da quattro anni ormai riusciva a portare in paese aiuti alimentari per le famiglie in stato di necessità» ricorda Garnier.
Anche il paese in cui viveva sentirà la mancanza del suo impegno. «Era una di quelle rare persone che mostrano bontà e generosità d’animo in tutte le situazioni. Retto e giusto, Sergio Bertin non esibiva mai tutto ciò che faceva ma il contributo suo, e di sua moglie, è stato importante» afferma l’assessore del Comune di Luserna San Giovanni Elena Marcellino. Le giornate della salute in paese, ad esempio, si svolgevano proprio grazie al suo impegno.
Ex presidente del Lions Club Luserna San Giovanni-Torre Pellice, Bertin ne era stato uno dei fondatori: «Sicuramente uno dei soci più affezionati, insignito dell’onorificenza MJF destinata a chi si contraddistingue per il proprio contributo» spiega Guido Geuna, attuale presidente del club. «Sergio Bertin era molto attivo e disponeva di doti rilevanti, tuttavia non si gloriava mai dei risultati che otteneva» così lo ricorda Geuna. Anche Marcellino evoca lo spirito particolare con cui Bertin portava avanti il suo impegno: «Gioioso e di compagnia, amava la condivisione. Aveva rischiato molto nella sua vita professionale ma si era dimostrato un uomo capace oltre che positivo. La vicenda della “Nuova Crumière” dimostra che già allora aveva avuto l’intuizione giusta».