Tra i vasti e dinamici orizzonti del mercato dello sviluppo di videogiochi, rispetto alla dimensione dell'industria in Italia, è sorprendente considerare che gli sviluppatori italiani hanno uno spazio significativamente più ampio di quanto ci si aspetterebbe. Negli ultimi venti anni c'è stata una trasformazione nell'industria, caratterizzata dalla presenza di progetti di sviluppo italiani in grado di competere su scala globale.
Il rinascimento del game design italiano
Il Rinascimento come periodo di revival culturale e artistico bilancia ingegnosamente tradizione e innovazione tecnologica. Di conseguenza, sotto un'influenza sia subliminale, l'Italia abbraccia origini artistiche maestose a un già predominante modello di produzione nel settore, immaginando solo le periferiche di console e computer. Saliamo un po’ più in alto e proviamo a capire da dove provenga anche la tradizionale moda. Espandendosi da altre categorie di mezzi di fare e fondendosi con il neorealismo italiano, una casa di software come Milestone arriva a avere una visione molto più ampia del mondo, anche se in un mondo corporativo in silico che si espande qualcosa al di sotto di novità. In aggiunta, il settore del gaming casual e delle slot machine, di recente ideazione, ha trovato un terreno estremamente fertile anche in Europa, con diversi giochi compresi quelli per i casino online italia colorati schemi e ideologie rinascimentali.
L’approccio adottato in Italia, riguardo al design delle meccaniche, dei concetti e della grafica, sostiene ogni cultura e arte in Italia. Avere uno studio nel Bel Paese ti espone a un’arte che, che ci si faccia caso o meno, influenza naturalmente anche le creazioni più prive di arte. Questo porta alla circolazione di impressioni e stili che all’inizio sembrano completamente estranei all’Italia, ma che portano inconfondibili segni della cultura mediterranea e vengono trasmessi al pubblico europeo in vari modi.
Impatto economico e crescita del settore
Il mercato del gaming in Italia sta crescendo in questi ultimi anni. Nonostante il fatturato e il numero di professionisti attivi siano inferiori rispetto ai Paesi più sviluppati come Stati Uniti, Giappone o Francia, risulta sorprendente la resilienza; la raccolta di videogiochi supera i 1600, i professionisti generano un fatturato di 90 milioni di euro. Anche se il mercato videoludico non compete con le cifre inaudite osservabili nell'industria, il segno tangibile che cresce rappresenta un quadro da riconoscere, vista la situazione negli ultimi dieci anni.
Tuttavia, questo sviluppo non è purtroppo avvenuto in modo autonomo. Da un lato, gli italiani hanno poca autonomia autoprodotta perché hanno contrattato con Publisher di grande notorietà. La loro impronta di Milano è emersa come il “brain hub” nello sviluppo internazionale videoludico. Locali e multinazionali si sono stabiliti con una grande attrattività dei capitali italiani. L’impatto economico raggiunge invece anche il doppiaggio e la musica, contribuendo ad ampliare l’ecosistema culturale all'economia creativa nazionale.
Sfide e prospettive future
Similmente agli sviluppatori di altri Paesi europei, le software house italiane affrontano anche diverse difficoltà. Dalla mancanza di investimenti nel paese e la fuga di cervelli al monopolio tecnologico, c’è ancora molto lavoro da fare. Forse, una ragione per cui le dimensioni delle aziende, gli studi nazionali non sembrano riuscire a competere con franchising AAA (“triple A”) e trovare il potenziale di titoli raffinati e compatti.
L’industria sta guadagnando un sempre maggiore riconoscimento sia a livello culturale che economico dal governo negli ultimi anni, con nuovi sussidi e programmi educativi progettati per “lavorare” con i talenti per portarli nell’industria. Anche lo shift globale verso la distribuzione digitale ha livellato il campo, in quanto anche studi più piccoli possono ora avere accesso a grandi pubblici senza dover spendere moltissimo nel marketing.
Per concludere
La narrativa sopra menziona la storia degli sviluppatori italiani; direi che è una storia di innovazione che riesce a portare alla luce l’arte in ogni contesto da una cultura cercando l'innovazione tecnologica. Italiana, la cui produzione probabilmente non eguaglierà mai quella delle big gaming countries in volume, ma progressivamente crescerà in ogni altra dimensione di contributo estetico, come il valore dei giochi e le filosofie di narrazione e design. Con il ponente il mercato dei videogiochi che offre sempre più brand riconoscibili quale il “made in Italy”, in questo settore gli sviluppatori italiani sono negli ultimi anni nella posizione giusta per far sentire il loro peso nella cultura videoludica a livello mondiale.
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