Il ‘sì’ alla cessione della rete idrica a Smat è arrivato a larga maggioranza stasera nell’assemblea dei soci di Acea Pinerolese Industriale. Ma l’Ad Francesco Carcioffo si è fatto dare mandato per trattare le condizioni dell’accordo, tra cui le garanzie sul pagamento e un flusso costante di lavoro fino al perfezionamento della cessione. Intanto però, rispetto ai 16 milioni e 500 mila euro che erano stati comunicati ai sindaci e su cui si sono basate le discussioni e i voti in Consiglio comunale, negli ultimi giorni, l’importo totale scende di circa un milione e 300 mila euro, per effetto di ammortamenti sugli impianti, che passano dal valere poco meno di 16 milioni al 30 giugno 2024 a 14 milioni e 800 mila euro circa, e la revisione del magazzino che scende di circa 100 mila euro.
Il dato politico è che il territorio si è presentato diviso a questo appuntamento con la storia: è infatti da circa un secolo che il Pinerolese gestisce la propria rete idrica in autonomia con un sistema consortile. Sono 20 i Comuni, su 47, che non hanno approvato la cessione della rete idrica a Smat, votando no o astenendosi. In questo conteggio rientrano anche i Comuni come Perrero e Roure, che gestiscono l’acqua direttamente e hanno aperto un braccio di ferro giudiziario con Ato3 (Autorità d’Ambito del settore idrico).