io_viaggio_leggero - 08 febbraio 2025, 07:00

Rinascere a Bali, quando un viaggio ti cambia la vita: intervista ad Emanuele

In questa rubrica troverete interviste a viaggiatori ed esperienze vissute in prima per-sona, lontano dal turismo di massa. Luoghi da scoprire, avventure emozionanti, e an-che storie di vita. Se hai un’esperienza da raccontare… scrivi a : ioviaggioleggero@gmail.com

Oggi incontriamo Emanuele Fagian, 37 anni, un viaggiatore appassionato che ha deciso di cambiare la sua vita trasferendosi in Asia. Ora vive in Giappone, dove lavora per un gruppo di hotel occupandosi degli standard di qualità; una scelta maturata durante un viaggio a Bali.

Raccontaci?

Bali era un sogno che tenevo nel cassetto da anni. Cercavo un luogo che potesse offrirmi natura, spiritualità e anche un po’ di avventura. Avevo bisogno di staccare dalla routine, di mettermi in gioco e di ritrovare quella "voglia di scoperta” che un viaggio in solitaria sa regalarti.

Il tuo itinerario?

Ho deciso di suddividere il viaggio in tappe, per vivere ogni aspetto dell’isola. Sono partito da Ubud, che è il cuore spirituale e culturale di Bali, dove ho respirato un’atmosfera di pace tanto attesa; cascate e templi sono stati una cornice meravigliosa, per vivere momenti d’introspezione unica. Dopo, mi sono spostato a Nusa Penida, una piccola isola vicina, famosa per i suoi panorami selvaggi e le scogliere spettacolari come la famosa “T-Rex”. Si chiama così perché dall’alto, la forma, ricorda una gigantesco scheletro preistorico, la sensazione di essere li è stata suggestiva e quasi intima. Infine, sono tornato sull’isola principale, a Kuta, per concludere il viaggio in un’atmosfera più vivace e frizzante, perfetta per conoscere anche l’altro lato del Paese.

C’è stato un imprevisto?

Sì, e riguarda proprio Nusa Penida. Avevo scelto questa tappa principalmente per vedere le mante, animali marini che mi affascinano da sempre per la loro grazia e maestosità. Purtroppo, il giorno dell’escursione il mare era troppo mosso e non è stato possibile realizzarla, un vero peccato! Ho deciso di godermi comunque il luogo, così mi sono immerso completamente nella natura vivendo un’esperienza diversa fuori dall’acqua; alla fine, anche gli imprevisti fanno parte del viaggio e lo rendono unico.

Bali è famosa anche per la sua spiritualità?

Si la spiritualità è ovunque, non solo nei templi. Ogni mattina osservavo i Canang Sari, “le offerte”, che gli abitanti lasciano davanti alle case o ai negozi, era un gesto semplice ma carico di significato. Si tratta di cestini intrecciati con fiori, cibo ed incenso; un simbolo di devozione e gratitudine, una comunicazione con gli Dei e la natura nella tradizione indù. A Bali la spiritualità si incontra anche per strada! Il mio momento “mistico” invece, è stato scalare il Monte Batur : partire di notte, camminare sotto le stelle e poi vedere l’alba dalla cima. E’ stata un’esperienza indimenticabile, una vera e propria rinascita, circondato dalla bellezza e dall’energia del vulcano.

Il popolo Balinese?

Il popolo è stato straordinario! Sono persone accoglienti, gentili e genuine, con una generosità che mi ha colpito. Ogni gesto è stato autentico, senza secondi fini, e questo mi ha fatto sentire a casa. È un luogo, in cui la sicurezza e l’ospitalità permettono di rilassarsi completamente. Viaggiando da solo, non mi sono mai sentito in pericolo, anzi, ho trovato una comunità di persone calorose e disponibili.

Ultima tappa a Kuta?

Kuta è completamente diversa, un luogo dove il turismo è decisamente protagonista. Una cittadina famosa per il surf e in pieno stile vacanziero: ristoranti bar, e negozi di ogni genere. Arrivare qui dalla calma e dalla spiritualità di Ubud o dalla natura selvaggia di Nusa Penida, è stato come visitare un altro Paese. L’ultima sera l’ho trascorsa sulla spiaggia al tramonto, in un locale con decine di cuscini colorati disposti direttamente sulla sabbia. C’era musica “chill” in sottofondo, un’atmosfera magica che mi ha fatto ripensare a tutte le tappe del mio viaggio con il sorriso.

C’è stato un incontro inaspettato?

Quella sera a Kuta, ho incontrato Deiwi, una ragazza del posto con un sorriso disarmante. Parlando del mio desiderio di trasferirmi in Asia, e in particolare in Giappone, lei mi chiese: “E cosa stai facendo per realizzarlo?”. Quelle parole, semplici ma profonde, mi hanno colpito come un fulmine; mi sono reso conto che fino a quel momento avevo solo sognato, senza mai agire concretamente. Tornato in Europa, con una motivazione rinnovata, ho capito di essere pronto. Ho subito colto un’opportunità lavorativa, affrontando sfide professionali e discussioni con il mio capo per ottenere il trasferimento. E’ stato così che il Giappone ha smesso di essere un sogno ed è diventato la mia nuova realtà. A volte, un incontro che sembra casuale può cambiare il corso della vita, trasformando un desiderio in un obiettivo raggiunto.

Un “viaggio nel cassetto”?

Sento di voler approfondire l’Asia continentale, in particolare l’Indocina: Vietnam, Cambogia e Laos. Penso ad un viaggio sempre in solitaria, che mi permetta di immergermi completamente nelle esperienze personali; per scoprire ogni luogo con un’attenzione diversa, senza fretta e soprattutto a contatto con la natura e la gente del posto.

Consigli per chi volesse visitare Bali?

Direi di partire con la mente aperta e senza preconcetti, Bali è un’isola che sa sorprendere in mille modi. Portate scarpe comode, perché ci sono percorsi di trekking bellissimi, e lasciatevi guidare dall’istinto, senza pianificare tutto nei dettagli. E per chi ha paura di viaggiare da solo, questa è una delle destinazioni più sicure e accoglienti da visitare. È un luogo che non pretende niente, ma offre tanto!

Il tuo viaggio è diventato anche un libro. Raccontaci?

“Rinascere in viaggio – Reborn through solo travel”, l’ho scritto in inglese per condividere questa esperienza con quante più persone possibile. È un racconto personale, come questa chiacchierata, in cui parlo del valore del viaggio in solitaria. Sta avendo un buon riscontro, e alcuni lettori mi hanno scritto per dirmi che li ha ispirati; è bellissimo sapere di aver trasmesso loro un po’ del coraggio che ho trovato in me stesso. Bali non è stata solo una vacanza, ma il luogo dove ho ritrovato il piacere della scoperta. Un’isola che mi ha offerto non solo paesaggi mozzafiato, ma anche lezioni di vita che restano nel cuore.

IN & OUT BALI

porta con te

  • Le scarpe da trekking
  • Una giacca per la pioggia
  • La Mente Aperta

Lascia a casa

  • Il Trolley
  • La Cravatta
  • I Problemi

Valutazione : 5 zaini

Legenda:

1 zaino (non vale il viaggio )

2 zaini (meglio andarci in vacanza )

3 zaini (vale il viaggio ma..)

4 zaini (viaggio da non perdere )

5 zaini (vale più di un viaggio)

Marco Di Masci