Attualità - 27 gennaio 2025, 19:25

“Donate coperte al canile di Bibiana”, l’appello di Lndc Animal Protection

Non sono l’unico strumento per scaldare gli animali dal gelo, ma “ne facciamo andare tantissime”

Due ospiti del canile di Bibiana

Donare coperte agli animali ospitati nei rifugi per affrontare le temperature gelide. L’appello, lanciato dalla Lega nazionale per la difesa del cane (Lndc Animal Protection), coinvolge anche il canile di Bibiana, che per la stagione invernale riceve un costante aiuto dalla popolazione locale.

“Chi ci conosce sa che noi accettiamo sempre volentieri delle coperte, a chi viene per portare a spasso i cani o per adottarli chiediamo se hanno la possibilità di regalarcele e di far girare la voce – spiega Roberta Ricotto, responsabile del canile di Bibiana –.  È una richiesta che non abbiamo mai pubblicizzato direttamente sul sito, ma che abbiamo fatto girare come passaparola tra la popolazione limitrofa di nostra conoscenza. Siamo sempre stati fortunati nel riceverle.”

Gli ambienti dei rifugi, anche quelli ben strutturati, non possono garantire il calore di una casa e non in tutti i casi si può contare sul sostegno della popolazione. “Non è un problema se ne riceviamo ‘troppe’, perché c’è sempre un qualche altro canile, gattile o associazione che è meno fortunato rispetto a noi e ne avrà bisogno. Così si crea una rete di condivisione.”

Per questo che diventano importanti gli appelli come quello lanciato da Lndc, rivolto a tutte le sedi in Italia, per raccogliere materiali che consentano di tenere al caldo gli animali.

Ne usiamo tantissime. Bisogna considerare che noi avevamo provato l’utilizzo della lavatrice, ma con i peli dei cani dopo pochissimo si blocca. Oltretutto far asciugare una coperta di lana richiede molto tempo, quindi è proprio un problema il concetto del lavaggio. Quando viene strappata da un cane, perché ci gioca quando è molto giovane, o sporcata di urina e feci quando è un pochino più anziano perché non contiene più bene, noi le buttiamo. Per noi si tratta di un utilizzo quasi singolo, anche se ovviamente a seconda dei casi una coperta può essere utilizzata più giorni”, continua Ricotto.

Una diversa attenzione va riservata al tipo di materiale, con determinati aspetti da tenere in considerazione in particolar modo per la salute del cane.

“Utilizziamo soprattutto coperte di lana, non a maglia e senza frange, perché le unghie non si devono incastrare, altrimenti il cane si spaventa, ci si arrotola e va in angoscia. Quando le riceviamo con le frange non è un problema, le tagliamo via – dettaglia –. Molto utili sono anche le coperte di pile, perché tengono molto caldo e il cane ci sta bene dentro, ma anche le vecchie lenzuola in caldo cotone. Non usiamo invece i piumoni, perché vengono aperti e, quando va bene, troviamo il disastro di piume e imbottitura sparpagliato ovunque, mentre in altri casi i cani ingeriscono il materiale e dobbiamo portarli in clinica”.

Le coperte non sono l’unico strumento di cui si dota il canile per affrontare la stagione invernale. “La maggior parte dei box ha un riscaldamento a pavimento, che però i miracoli non li fa. Per cui, anche se il canile rimane un po’ più maleodorante rispetto al lavaggio estivo con acqua e detersivo, d’inverno nei box mettiamo la segatura. Non è segatura fine, ma sono pezzettini di legno compensato che vanno ad assorbire le feci e l’urina. Noi poi rimuoviamo lo sporco e aggiungiamo ogni giorno il materiale pulito. Questo li tiene asciutti e caldi, perché non sono mai a contatto diretto con il piastrellato. Abbiamo visto che i cani anziani, da quando abbiamo iniziato a usare la segatura, che assorbe molto l’umidità, hanno molti meno dolori articolari d’inverno. Non la chiediamo mai in donazione perché deve avere caratteristiche di forma e dimensioni particolari, per evitare congiuntiviti o altre irritazioni. La coperta invece ce la facciamo regalare volentieri”, conclude Ricotto.

Per chi è interessato a dare il proprio contributo, è possibile recapitare le coperte direttamente in canile, in via Campiglione 12, in qualsiasi giorno e orario. Se è aperto, i volontari sono a disposizione per accompagnare in un giro all’interno del centro. In caso contrario, è possibile lasciare il materiale fuori dal canile sotto alla tettoia di fianco al cancello.

Chi non potesse recarsi personalmente a portare una coperta, può aiutare Lndc Animal Protection con una donazione. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito Internet www.lndcanimalprotection.org.

Sabina Comba