Attualità - 27 gennaio 2025, 16:28

Dai lager nazisti al “Sergente della neve”, una medaglia d’onore per ricordare Emilio “il piemontese” [FOTO]

Alla scuola d’applicazione di Torino la cerimonia ricordo per 37 cittadini internati. E dal 31 gennaio ecco un libro che racconta tutta la sua storia

Si è tenuta questa mattina, presso l’Aula Magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito, in via Arsenale 22, la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore, concesse con decreto del Presidente della Repubblica, alla memoria di 37 cittadini (militari e civili), deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. L’evento in occasione della Giornata della Memoria.

Il ricordo 

Importante il ricordo dell’alpino Emilio Tourn, morto a 46 anni e ribattezzato come “il piemontese” nell’autobiografia dello scrittore Mario Rigoni Stern sulla ritirata di Russia. La medaglia è stata ritirata dal cugino Silvio. Accompagnato dal sindaco di Luserna San Giovanni, Duilio Canale, e dal vicesindaco e consigliere comunale di Cervere, Giacomo Dotta. E dal capo dei vigili di Luserna, Massimo Chiarbonelllo.

Ricordare i valori 

In questa scuola si insegnano i valori” è il monito lanciato dalla Scuola di Applicazione. “Fare memoria è un atto collettivo - così la vicesindaca della Città di Torino, Michela Favaro, presente all’appuntamento -. Oggi ricordiamo i nostri cittadini, in un momento molto difficile dal punto di vista geopolitico. Riconosciamo i valori che uniscono, la solidarietà e i diritti umani. Oltre al sacrificio del popolo ebraico. Rifuggiamo ogni forma di antisemitismo”. “Ricordiamo con l’animo colmo di angoscia - replica l’assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano -, quei terribili anni, quel periodo oscuro. Oggi importanti principi sono di nuovo messi a dura prova dall’intolleranza, dal negazionismo e dalle guerre in atto. Non dimentichiamo le sofferenze dei nostri militari e il loro sacrificio, per questo la consegna delle onorificenze quest’oggi diventa un momento unico e incredibilmente importante”. Fenomeni di antisemitismo allarmanti e aumentati del 400% nel giro di un anno secondo il presidente della comunità ebraica, Dario Disegni. Alla consegna delle medaglie anche il prefetto, Donato Cafagna: “Queste onorificenze serviranno a ricordare ciò che è stato, anche negli anni futuri. Da consegnare ai nostri giovani”.

Chi era Tourn 

A più di 80 anni dalla battaglia di Nicolajewka, pagina dolorosa della campagna di Russia, Dotta ha condotto una ricerca, incuriosito dalla figura di Tourn che ritorna ben 29 volte nelle pagine di uno dei grandi classici del Novecento, aiutato dall'ex segretario comunale lusernese Paolo Mana: “Il sergente della neve” di Stern. Di lui sappiamo che è nato nel 1917 ed è morto di silicosi a 46 anni. Di professione scalpellino presso le cave di zona, prima della chiamata alle armi. I suoi discendenti vivono a Rorà e Luserna San Giovanni (suo paese Natale). Tourn fu mandato prima sul fronte greco-albanese, poi su quello russo dove si ritroverà sul Don al fianco di quello che diventerà “Il sergente della neve”. In seguito fu catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e internato in Germania. Fino alla liberazione da parte dei sovietici. “Una medaglia attribuitagli come internato militare - spiega Dotta -, perché ha detto no ai repubblichini e li è rimasto per due anni, spostato di lager in lager. Fino alla Liberazione da parte dei russi”. “Tutto è nato da un’indagine storica e nemmeno io sapevo che Emilio, soprannominato dalla famiglia “miliu merlu”, fosse di Luserna - così il sindaco Canale -. E da quel momento è nata una collaborazione con il Comune di Luserna, che ha portato anche all’intitolazione di una piazzetta lo scorso novembre”. Tra pochi giorni, per la precisione dal 31 gennaio, sarà in prevendita il libro “Tourn il piemontese”, scritto da Giacomo Dotta, che racconta tutti i dettagli della vita di Emilio.