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Economia e lavoro | 28 dicembre 2024, 12:54

Pancalieri: dall’odore della segatura respirato da bocia al mezzo secolo di Nicolino Arredamenti

Il capostipite ‘Piercarlo’ racconta l’evoluzione dell’attività di famiglia

‘Piercarlo’ Nicolino in laboratorio

‘Piercarlo’ Nicolino in laboratorio

Ha respirato l’odore della segatura sin da piccolo e dalla sua passione per il legno, nel 1974, è nata una realtà artigiana famigliare, che quest’anno ha compiuto 50 anni: la Nicolino Arredamenti di Pancalieri.

Partito come ‘bocia’ all’età di 12 anni, Pietro Carlo Nicolino, 72 anni, conosciuto come ‘Piercarlo’, ha saputo nel corso del tempo costruire con i propri sforzi e sacrifici una realtà che oggi conta su un magazzino di grandi esposizioni che attira clientela da tutto il Piemonte.

“L’odore della segatura lo respiro da sempre. Fin da quando ne ho memoria, ogni giorno, alla fine delle lezioni a scuola, correvo subito al lavoro – racconta –. Dopo la quinta elementare ho lavorato prima come garzone e poi come apprendista artigianale a Villanova Solaro e successivamente in un’altra ditta”. Quei sette anni siano stati fondamentali per la sua formazione. Impara infatti l’arte del barocco piemontese, lavorando tutti i tipi di legno.

Ma la vera avventura comincia a 22 anni, quando, tornato dal servizio militare, decide di mettersi in proprio con l’allestimento di una piccola bottega artigiana a Torre San Giorgio, sotto la tettoia della casa dei nonni.

Per raggiungere questo sogno prosegue gli studi alle scuole serali, dove consegue il diploma di terza media e ottiene la licenza per aprire il negozio.

Sono tre anni duri e difficili che consentiranno presto però un grande traguardo: un capannone a Pancalieri con grandi spazi e macchinari.

Presto l’attività si consolida e a subentrare nel mobilificio c’è prima la moglie Maria Piera, poi il figlio Flavio che, dopo aver proseguito studi specifici del settore, negli anni ’90 si unisce a loro e successivamente anche la nuora Chiara che porta innovazione ed entusiasmo. La Nicolino Arredamenti diventa così, a tutti gli effetti, una ditta famigliare.

“Dal barocco piemontese, al provenzale liscio e sagomato tutto in rovere, fino all’arte povera caratterizzata da un liscio legno di noce con finti tagli e screpolature: nel tempo ho assistito a tutte le mode e i cambiamenti ma devo dire che, oggi, vedere tutto questo laminato, mi mette un po’ tristezza” commenta amareggiato.

“Con l’avvento delle nuove tecnologie la gente vuole cucine futuristiche, collegate a internet, dando così più peso alla funzionalità che alla qualità, dimenticandosi l’importanza delle materie prime – analizza –. È raro trovare ancora qualcosa tutto interamente in rovere o in noce”.

‘Piercarlo’ Nicolino ha “sempre amato stare in laboratorio e lavorare il legno”: “A mio figlio ho cercato di passare il testimone, insegnandogli tutto ciò che so e oggi se la cava benissimo.

Ricordo ancora quando tornava da scuola e faceva i compiti in laboratorio, mentre io e mia moglie lavoravamo. Spesso succedeva che si facesse distrarre dai trucioli di legno che trovava in giro e finiva per giocarci creando divertenti sculture”. Il segreto di questi cinquant’anni di attività è senza dubbio il rapporto con i clienti, è fondamentale seguirli dalla vendita fino alla consegna. Spesso le aziende si servono di camioncini con autisti pagati a cottimo, l’attività pancalierese, invece, cerca di essere presente anche in quest’ultima fase, così da non creare disorientamento ed effettuare, qualora ce ne fosse bisogno, anche piccole modifiche direttamente sul posto.

Guardando al futuro, ‘Piercarlo’ spera che la famiglia continui a scrivere pagine di storia: “Spero un giorno di poter trasmettere questa passione anche ai miei nipoti”.

Asia Morosinotto

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