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Sport | 17 dicembre 2024, 12:02

Rinasce l’Atletica Cavour che fa della Rocca il suo impianto sportivo naturale

Si sciolse nel 2001 dopo decenni di attività durante i quali i suoi atleti di corsa in montagna si distinsero nei campionati italiani di cui organizzò anche due prove

L’Atletica Cavour nel 1987 con al centro Franco Arese campione europeo dei 1500 metri piani a Helsinki 1971, fondatore di Asics Italia ed ex presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera

L’Atletica Cavour nel 1987 con al centro Franco Arese campione europeo dei 1500 metri piani a Helsinki 1971, fondatore di Asics Italia ed ex presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera

C’era chi – tra i corridori in montagna – si faceva beffa di lei, eppure ha allenato generazioni di atleti e torna, da quest’anno, ad esser al centro dell’attività di una società sportiva. Rinasce infatti l’A.s. Atletica Cavour che fa della Rocca il suo impianto naturale. Tra i fondatori c’è Carlo Degiovanni già attivo nei primi 27 anni di vita dell’associazione, sciolta nel 2001.

“La sua storia iniziò nel 1974, all’interno dell’unione sportiva Cavour, per poi diventare una società a sé stante. L’Atletica Cavour nacque dunque il 28 gennaio del 1987 e, avendo a disposizione l’impianto sportivo naturale della Rocca, la specialità divenne la corsa in montagna che allora veniva chiamata marcia alpina – racconta –. Iniziammo a distinguerci nei campionati italiani di specialità di cui organizzammo, inoltre, due prove: la prima il 17 maggio del 1987 a Cavour ed era una gara di corsa in montagna a staffetta, la seconda, di corsa in montagna specialità gran fondo, si svolse il 26 settembre 1993 a Villar di Bagnolo Piemonte”.

Proprio durante la prova del 1987 accadde l’aneddoto che, ad anni di distanza, riscalda ancora l’orgoglio degli atleti cavouresi per il loro territorio. “Arrivando dalla Lombardia nel Pinerolese per partecipare alla gara, appena adocchiarono la Rocca di Cavour, gli atleti della San Giovanni Bianco sbottarono: ‘Faremo mica un campionato italiano su quella roba lì!’ - ricorda Degiovanni -. Al termine della prova tuttavia, sfiniti, non ebbero più il coraggio di fiatare”. Con i suoi 4 chilometri di sentieri e 700 metri di dislivello, il percorso sulla Rocca, infatti, è un continuo saliscendi: “Un percorso a strappi, con salite e discese, è ancora più impegnativo”.

Abituati alla fatica, ciò che fermò gli atleti cavouresi fu piuttosto la mancanza di strutture idonee per l’allenamento: “Avevamo a disposizione un piccolo campo con una pista non regolamentare, utile soprattutto preservare i bambini dal pericolo della corsa sulle strade in cui transitano anche i mezzi. Il Comune tuttavia decise di costruirci sopra un bocciodromo e poi il palazzetto dello sport”. Venne chiuso quindi il settore giovanile, l’Atletica Cavour si spense nel 2001 e dalle sue ceneri nacque la società podistica Valle Infernotto. “Nel frattempo però molta gente si è rimessa a correre e c’è quindi la forza per ricostituire l’Atletica Cavour” spiega Degiovanni. Per il momento la società non accoglierà bambini perché non ha a disposizione un luogo di allenamento abbastanza sicuro per loro: “Sono ammessi solo dalla categoria Juniores in poi, perché il nostro campo di allenamento saranno le strade e, naturalmente, i sentieri sulla Rocca. Avremo a disposizione spogliatoi e docce alla polisportiva, vicino alla piscina comunale”.

L’associazione verrà presentata sabato 21 dicembre alle 15 alla sala consigliare del comune di Cavour.

Elisa Rollino

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