Cultura e spettacoli - 13 dicembre 2024, 18:36

Un centro per ‘interpretare il Pinerolese’ e scoprirne le risorse

Domani Pinerolo dà un nuovo futuro ai locali che ospitavano il Museo di archeologia e antropologia

I locali che ospiteranno il nuovo Centro

Pinerolo si prepara a inaugurare un nuovo punto di riferimento culturale ed educativo. Domani, sabato 14 dicembre, alle 16, in viale Giolitti 1, aprirà il ‘Centro di Interpretazione del Pinerolese’, un progetto dedicato alla riscoperta delle radici storiche, naturalistiche e antropologiche del territorio. Un’occasione per esplorare il patrimonio culturale pinerolese attraverso mostre, collezioni e attività didattiche.

Lo spazio, dagli anni ’60 fino a fine 2020, ha ospitato il Museo di Archeologia e Antropologia, la cui collezione oggi è sparpagliata da palazzo Vittone alla chiesa di Sant’Agostino, passando per il basso fabbricato di via Brignone. Dopo la gestione della società Munus Arts & Culture dei musei civici, negli ultimi anni due anni Consorzio Vittone ha lavorato per ridargli un futuro, dando corpo a un’idea del compianto Ezio Giaj, ex presidente del Consorzio.

Il Centro di Interpretazione del pinerolese è pensato per unire didattica ed esplorazione delle collezioni locali e delle sue peculiarità: “In questi spazi è presente una sezione dedicata alla rappresentazione geografica del territorio, affiancata da pannelli che ne illustrano gli aspetti storici – spiega Piero Ricchiardi, attuale presidente –. Vi è anche una parte riservata alla presentazione delle collezioni dei quattro musei civici, frutto del lavoro delle associazioni Amarte1999, Associazione naturalistica Pinerolese, Centro Arti e Tradizioni Popolari del Pinerolese, Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, e le attività create da queste quattro realtà.”

La prima sala accoglierà i visitatori con una grande cartina geografica del territorio e una presentazione delle collezioni dei musei civici, insieme ai pannelli illustrativi sulle caratteristiche fisiche del territorio, dalla pianura alle vette alpine, e una sintesi degli eventi storici più significativi. A seguire, nell’altra sala, una mostra temporanea, curata da Remo Caffaro, dove mette a confronto immagini di Pinerolo tra la fine dell’800 e l’inizio del ’900 offrendo uno spaccato sull’evoluzione urbana e sociale della città. Ci saranno inoltre, quattro modellini di edifici storici di Pinerolo, realizzati dai detenuti delle carceri prima della loro chiusura nel 1997 e ci sarà spazio anche per laboratori didattici del Progetto ‘Museando’, un’iniziativa volta a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale dei musei.

L’accesso al centro è attualmente riservato a scuole e gruppi organizzati, con prenotazione obbligatoria. Per maggiori informazioni e prenotazioni, bisogna contattare il numero 389 2835301 oppure inviare una mail a consorziovittone@gmail.com.

Miriam Hamdi