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Economia e lavoro | 04 dicembre 2024, 18:22

Stellantis, in attesa del tavolo a Roma del 17 dicembre i sindacati chiedono il rinnovo del contratto

Le sigle firmatarie si aspettano un aumento dell'8,8% e una tantum di 680 euro. Intanto Elkann visita Maserati a Modena e da Ostermann arrivano critiche a Tavares

catena di montaggio

Il caso Stellantis continua a scandire l'attenzione di politica e sindacati a tutti i livelli

C'è una data sul calendario e un dossier sul tavolo. Ogni giorno la vicenda Stellantis si arricchisce di nuovi dettagli e l'ultimo, in ordine di tempo, è quello che vede fissato per il 17 dicembre la convocazione dal Mimit. Alle ore 14, presso il Salone degli Arazzi del Ministero, saranno presenti le organizzazioni sindacali, Stellantis, Anfia e le regioni dove sono presenti gli stabilimenti (Piemonte, dunque, ma anche Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo e Basilicata).

Sindacati tra attesa e paure

Un incontro che si fissa nel futuro prossimo mentre sono delle scorse ore le polemiche sulla mancata convocazione del presidente di Stellantis, John Elkann, in sede parlamentare per rassicurare su piani, investimenti e futuro del Gruppo erede di Fiat.

Intanto è stato fissato per il prossimo 12 dicembre a Torino un incontro tra Jean-Philippe Imparato, responsabile Europa per Stellantis, con i segretari generali dei sindacati. Gli stessi sindacati, poi, sono decisi ad andare fino in fondo anche sulla vicenda del rinnovo del contratto specifico di lavoro per il periodo 2025-2026: è stata infatti inviata a Cnh, Ferrari, Iveco e Stellantis la richiesta firmata in calce da Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr. La richiesta è di un aumento dell'8,8% della paga base, ovvero una cifra che si avvicina ai 186 euro.

I rappresentanti dei lavoratori chiedono inoltre di riconoscere 680 euro una tantum, di non procedere all'assorbimento dei superminimi individuali e di verificare indicatori e valori soglia del premio annuale. "Rinnovare il contratto - sottolineano le sigle sindacali firmatarie, tra le quali manca Fiom - è fondamentale per la valorizzazione del lavoro e per il rafforzamento di uno spirito coeso, con cui affrontare le sfide comuni e costruire un futuro sostenibile. Solo il suo tempestivo rinnovo ne può confermare la funzione svolta fino ad ora anche nel prossimo futuro".

Ma in vista dell'incontro del 17 gli animi si stanno già scaldando: "Oltre che per le chiacchiere, troppe, il Governo si è distinto anche per il taglio di 4,6 miliardi di euro dal Fondo Pluriennale Automotive, risorse che sarebbero utilissime per fronteggiare la tempesta perfetta che si è abbattuta sul settore - dice Roberto Di Maulo, segretario generale di Fismic Confsal -. Riteniamo che sia necessario che l’Europa tolga l’iniquo sistema delle multe ai produttori per il 2025 e che nella discussione, in quella sede, venga definito un percorso per aiutare l’industria europea dell’auto anche varando un piano straordinario di finanziamenti alle imprese e di incentivi al mercato dell’ibrido e dell’elettrico”.

Elkann a Modena, critiche a Tavares

Intanto, l'addio del ceo Carlos Tavares continua a increspare la superficie del mondo Stellantis. Mentre il presidente, John Elkann, ha visitato lo stabilimento Maserati di Modena, incontrando i dipendenti, da Doug Ostermann (cfo del Gruppo) arrivano bordate nei confronti del manager portoghese: "gli ultimi mesi hanno visto difficoltà legate "al suo rapporto conflittuale con tutti gli stakeholders: fornitori, sindacati e governi". Lo ha detto intervenendo all'Industrials & Autos Week di Goldman Sachs. E ha aggiunto: "negli ultimi 3-6 mesi ci sono state crescenti divergenze". Non tanto sulle prospettive di lungo termine, ma sulle priorità più immediate.

 

Massimiliano Sciullo

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