Raccontare una storia con creatività, unendo le tradizioni del passato all'innovazione del presente, è la sfida che si è posta la regista e sceneggiatrice Waldemara Lentini, con il cortometraggio ‘Il Baule dei Ricordi’.
Il corto, realizzato insieme all'Istituto Comprensivo di Vigone, è stato proclamato vincitore del Premio Mediterraneo Scuola, alla Mostra Cinematografica del Festival del Cinema di Cefalù, e sta prendendo parte ad altri concorsi nazionali e internazionali.
“Il progetto vuole rendere omaggio alla figura di Giorgio Oitana, un maestro che ha sempre avuto una visione lungimirante sull’insegnamento e ha cercato di dar vita, attraverso il teatro, a un metodo per rendere le materie, agli occhi degli studenti, più interessanti e meno difficoltose. Oltre ad essere stato un maestro è stato anche un teatrante e scrittore, infatti l’idea del cortometraggio è nata proprio a partire da una storia all’interno della sua raccolta di racconti ‘Il compagno di banco’” rivela Lentini.
La trama vede come protagonisti un piccolo gruppo di bambini che scovano a scuola, degli antichi oggetti dentro un vecchio baule.
L’assistente virtuale Tbot li aiuterà, coinvolgendo anche le loro rispettive classi, a scoprire i segreti che si celano dietro ai misteriosi cimeli del passato, guidandoli nella storia del loro paese. Il cortometraggio si conclude con tutti i desideri che i bambini coltivano per il futuro del loro paese.
“Per il progetto sono state coinvolte tutte le classi del plesso della primaria di Cercenasco, con un totale di 80 bambini. Tutti i bambini hanno partecipato al cortometraggio e ognuno di loro ha recitato almeno una battuta – entra nel dettaglio –. Insieme a mio marito Enrico Mondino, presidente dell'associazione culturale ‘WEL Theater and Movie’, abbiamo fatto una lezione di due ore in ogni classe, spiegando come si gira un cortometraggio e quali sono le varie fasi di produzione del cinema. Successivamente abbiamo distribuito le sceneggiature e le prove. Il progetto è stato suddiviso su quaranta ore di lavoro totali. La maggior parte delle scene è stata girata in green screen, per i bambini è stato molto divertente e si sono dimostrati bravi, nonostante non avessero mai fatto un corso di recitazione” approfondisce Lentini che al Festival del Cinema di Cefalù ha anche ricevuto la lode alla regia mentre il figlio Leonardo ha ottenuto la lode come attore per aver interpretato la voce dell’assistente virtuale Tbot.
“Fare questi tipi di progetti nelle scuole è fondamentale. Serve a dimostrare l'importanza dell’insegnamento della recitazione, che non è mai fine a se stessa, anzi, può garantire ai ragazzi uno strumento didattico in più, aiutandoli a relazionarsi e ad esporsi, vincendo la timidezza e superando le proprie paure” conclude.