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Politica | 09 novembre 2024, 09:08

Città metropolitana e Ato chiudono alla proroga della gestione autonoma dell’acqua nel Pinerolese

“Le attività idriche di Acea devono confluire in Smat”. Mentre i sindacati rispondono a Salvai: “La protesta non è stata pilotata”

Città metropolitana e Ato chiudono alla proroga della gestione autonoma dell’acqua nel Pinerolese

Giovedì sera i sindaci hanno trovato un’intesa per chiedere una proroga, ma la Città metropolitana di Torino e l’Autorità d’Ambito (Ato 3) respingono con forza la possibilità che Acea si occupi ancora del servizio idrico del Pinerolese.

Il no degli enti superiori

I due enti hanno emesso ieri sera un comunicato congiunto, dai morbidi, ma dalla sostanza dura. Infatti invitano “i sindaci della zona a proseguire nel percorso intrapreso di allineamento alle disposizioni normative, senza per questo sottrarsi al confronto collaborativo per rassicurare i dipendenti sul futuro occupazionale”. Entra nel dettaglio il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo: “Dopo una proroga di un anno, ora si tratta di concludere, come ampiamente previsto, la convergenza delle attività idriche di Acea nel gestore unico d’ambito, obiettivo della legge per la riforma del servizio idrico. La Corte dei Conti ha già respinto soluzioni locali alternative e crediamo immotivate le preoccupazioni di alcuni amministratori locali del Pinerolese, considerato il fatto che da più di un anno si è lavorato per rendere sostenibile questa transizione”. A fargli eco è la presidente di Ato 3 Loredana Devietti: “Dispiace che un processo che, dopo diversi confronti e interlocuzioni, sembrava avviato verso l’adesione al gestore unico, come previsto dalla legge, sia stato adesso messo in discussione e ringrazio il sindaco di Pinerolo Luca Salvai che si è speso, insieme ad altri sindaci che lo hanno sostenuto, per cercare di portare avanti l’iter che dopo la proroga sta arrivando alla scadenza per gli adempimenti di legge”.

Proteste e conflitti

Proprio Salvai è finito nel mirino di un comunicato dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, perché giovedì, di fronte ai dipendenti in protesta davanti al municipio, avrebbe profilato la regia dell’Ad dell’azienda pubblica Acea Pinerolese Industriale Francesco Carcioffo, dietro allo scontento: “Sembrerebbe essere stata ventilata, durante un momento di confronto pubblico avvenuto ieri sera davanti al Comune di Pinerolo, la possibilità di una ipotetica regia che piloti anche le scelte e le azioni sindacali. Cgil, Cisl e Uil, anche a nome delle proprie categorie, respingono fermamente queste ipotesi e ricordano che nel confronto, sino ad oggi mantenuto, relativamente alle ricadute del passaggio del servizio idrico hanno sempre messo al centro della propria azione la difesa del dato occupazionale, della qualità del servizio erogato ai cittadini e il fondamentale mantenimento della gestione del servizio dentro il perimetro pubblico”.
Fin qui la cronaca di quanto accaduto. Ora bisognerà vedere se i piccoli Comuni, che hanno lanciato la proposta di chiedere una proroga ad Ato fino al 2033, facendo leva su una sentenza del Tar, vorranno radunare la maggioranza dei soci Acea e trascinare l’Autorità d’Ambito in Tribunale, oppure accetteranno la confluenza in Smat. Inoltre saranno da seguire gli sviluppi dei rapporti tra Salvai e Carcioffo, dopo l’affondo che il primo cittadino pinerolese ha fatto nei confronti del manager.

Marco Bertello

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