Non solo Fumetti - 27 ottobre 2024, 06:30

Quando Goldrake 'sprinta e va' anche sulla carta

La Rai annuncia la messa in onda, nel 2025, della nuova serie animata. Ma il robot più amato sa anche farsi leggere

In Giappone si è conclusa da pochi giorni la messa in onda della nuova serie “Grendizer U”, il nuovo “reboot-un-poco-prequel” di Goldrake.

Alcuni fanatici (tra cui il sottoscritto) hanno seguito tutte le tredici puntate della serie, prima in giapponese (cercando di capire qualcosa dalle immagini), poi con i sottotitoli in inglese realizzati da qualche volontario del web, infine con i sottotitoli in italiano derivati da quelli inglesi.

Inutile dire che gli animi sui social si sono accesi. Da una parte quelli che hanno urlato “ma che è ‘sta roba?”, rievocando gli antichi fasti dell’Actarus capellone degli anni ‘70 (li chiameremo per comodità tradizionalisti), dall’altra quelli che hanno apprezzato il tentativo di attualizzazione, di avvicinamento allo stile manga tanto caro ai ragazzi di oggi (questi li chiameremo innovatori).

A suggellare la presenza del nuovo Goldrake, oltre alla benedizione del maestro Go Nagai, è arrivata poi la notizia che la Rai trasmetterà la nuova serie probabilmente il prossimo anno. Per cui di Grendizer U parleremo ancora in futuro e anche chi non l’ha ancora visto potrà inalberarsi o apprezzarlo.

Oggi parliamo, invece, di un Goldrake meno conosciuto, quello che vive sulla carta. La notizia, in questo caso, è l’arrivo nelle librerie, per fine ottobre, del graphic novel “Goldrake”, edito da J-pop e realizzato da Xavier Dorison, Denis Bajram, Brice Cossue e Alexis Santenac. Il volume altro non è che la versione italiana del fumetto francese “Goldorak”, edito da Editions Kana, sequel nato anch’esso sotto l’egida del maestro Nagai. Qui ritroviamo un Actarus barbuto e una Maria ormai donna; non mancano ovviamente Alcor/Koji, Venusia e tutti gli altri comprimari che conosciamo. I tradizionalisti non avranno di che lamentarsi, perché questa nuova storia si fonda fortemente sui cartoni trasmessi in tv, sul Goldrake che noi italiani amiamo di più.


La trasformazione di Actarus nel graphic novel francese

Ma le avventure su carta del Principe della Stella Fleed sono più numerose di quanto possiate pensare. Mentre attendiamo, ancora su carta, l’uscita per la fine del 2024 di “Jeeg contro Goldrake”, di cui compaiono sui social le prime tavole, possiamo citare alcune pubblicazioni che fanno gola agli appassionati collezionisti del genere.


Actarus ritratto in una vignetta di “Jeeg contro Goldrake”

Innanzitutto i libri usciti in contemporanea al successo televisivo ed editi dall’allora Giunti Marzocco. Contenevano la versione in prosa di alcune puntate del cartone, alcune immagini di corredo disegnate (spesso malamente) da ignoti disegnatori nostrani e scene estrapolate direttamente dalla tv. Oggi questi libri si trovano ancora, la maggior parte hanno i disegni ricalcati a matita, secondo una moda imperante tra i ragazzini dell’epoca, che con carta copiativa tentavano di riprodurre il loro eroe.


Una pagina di un libro di Goldrake di fine anni ‘70

Risalgono alla fine degli anni ‘70, i fumetti “Tele Story”, letture per bambini che riproponevano, riadattate e compresse in poche pagine, alcune delle puntate del cartone animato televisivo.

Più adulti erano gli episodi della serie “Actarus”, una buona idea che purtroppo non attecchì: si trattava di storie maggiormente elaborate in cui il pilota di Goldrake agiva più spesso come essere umano, tant’è che le trasformazioni e le battaglie spaziali erano piuttosto rare. Spesso gli avversari non erano neanche extraterrestri, ma comuni banditi, trafficanti, gangsters, insomma esseri umani.

“Tele Story” e “Actarus”, che a quei tempi reggiunsero il record di centomila copie settimanali vendute, erano editi da “Edizioni Flash” dello spezino Giovanni Carrozzo, venuto a mancare prematuramente nel 2000.

Un fumetto della serie Tele Story


La copertina dell’albo numero 1 della serie “Actarus”

Terminato il boom televisivo degli anni ‘70, le pubblicazioni italiane di Goldrake si diradarono o dettero maggiore importanza ai suoi emuli successivi. Actarus e compagni continuarono a vivere però sui manga. Citiamo i più celebri, alcuni anche relativamente recenti.

“Ufo robot Grendizer”, manga del 1975, ripubblicato in Italia nel 2010. Si tratta di un manga che segue in alcune vicende il cartone. In questo volume compaiono anche i due Mazinga.

Manga Ufo robot Grendizer

“Dynamic Super Robot Wars” del 2002, che vede Goldrake combattere una minaccia aliena insieme ai due Mazinga, a Getter e a Jeeg. Una reunion di creature Nagaiane, insomma.

Manga Dynamic Super Robot Wars

Reunion che si ripete nel crossover “Dynamic Heroes” del 2007. Ai robot di cui sopra, in questa storia, si aggiungono altre due creature di Go Nagai: Devilman e Cutie Honey.

I 4 volumi di Dynamic Heroes

Discorso a parte merita “Grendizer Giga” del 2016. Un manga in cui l’autore rivoluziona pesantemente la storia di Goldrake e il suo aspetto grafico. L’opera ha conosciuto un destino peggiore di quello dell’odierno Grendizer U: è stata accolta tiepidamente e dimenticata in fretta, senza neanche suscitare polemiche.


Manga Grendizer Giga

Bene, questa breve e per forza di cose parziale disamina delle pubblicazioni relative a Goldrake termina qui. Ho ancora qualche riga per avvisare gli appassionati della mostra tributo “Robot Mania”, in corso a Genova, presso il centro commerciale di Fiumara. E’ cominciata il 5 ottobre e terminerà il 24 novembre.


La statua di Goldrake al centro commerciale di Fiumara

A domenica prossima.

Thomas Pistoia