Eventi - 16 ottobre 2024, 16:06

Dalle vecchie miniere agli alberi: Sën Gian fa riscoprire la collina

Domenica la passeggiata a Luserna San Giovanni

(Foto di repertorio)

L’associazione Sën Gian propone una passeggiata che toccherà punti di rilevanza geologica, alla scoperta di tracce di vecchie miniere di grafite, sulla collina di San Giovanni. Zona in cui il numero degli alberi è aumentato negli ultimi cinquant’anni.

“Abbiamo voluto unire alcuni punti di importanza geologica e botanica, delle realtà peculiari del nostro territorio per poter parlare della terra e della vegetazione che cresce sulla terra, quindi del perché un albero cresce su un determinato terreno”, spiega Tullio Parise, presidente di Sën Gian.

Questa passeggiata, ‘La collina di San Giovanni: tra boschi e rocce’, rientra nella serie di camminate che l’associazione propone, tendenzialmente in autunno, per avvicinare la popolazione alla scoperta del territorio di San Giovanni. “È una terra in cui un albero, una collina o un vigneto rappresentano parte della nostra storia e quindi anche della nostra cultura. Dal punto di vista mineralogico, ci sono, nella zona del Chiamogna, ancora alcune vestigie di vecchie miniere di grafite, utilizzata in passato come elemento di conduzione negli impianti elettrici. Durante la passeggiata non si entrerà nelle miniere, non visitabili perché sarebbe pericoloso entrarci, ma si andrà a vedere quella zona in cui ci sono alcuni sfasciumi di terriccio nero. È quello che ancora si vede delle antiche produzioni dell’Ottocento, durate fino a inizio Novecento”, aggiunge Parise.

Guidati dal botanico Paolo Varese e dal geologo Matteo Oberto, sarà possibile capire come il territorio abbia saputo nel tempo trasformare la propria geologia e il proprio paesaggio per rispondere alle esigenze degli esseri viventi che ha accolto e che ne hanno condizionato sviluppo e crescita. “Se guardiamo fotografie e libri di più di cinquant’anni fa, si può notare una vita molto più marcata in collina, molte più persone la vivevano e la abitavano. Nel tempo, e questo vale in genere per il paesaggio di montagna e bassa montagna di tutto l’arco alpino occidentale, si è verificato uno spopolamento dovuto all’aumento delle opportunità di lavoro in fabbrica – continua Parise –. Allo stesso tempo si è verificata una tendenza inversa nella vegetazione: prima c’erano molti meno alberi, perché un maggior numero di contadini comportava che il territorio venisse maggiormente coltivato e disboscato, più di quanto abbiano fatto le ultime generazioni. Oggi vediamo infatti una collina molto più boscosa e ricca di vegetazione di quanto non fosse cinquanta o sessant’anni fa”.

È sicuramente un aspetto importante e vantaggioso per l’ambiente, ma l’attenzione è rivolta alla mancanza di cura del bosco: “In passato veniva utilizzato come risorsa, ad esempio come legna da ardere, e non lasciato incolto. Adesso ci sono molti più alberi, ma il bosco non è curato e questo crea le condizioni anche per la presenza di animali selvatici”.

Domenica 20 ottobre l’appuntamento sarà per le 9,30 in piazza XVII Febbraio a San Giovanni. L’escursione include la pausa pranzo e il rientro è previsto circa per le 17,30 nel medesimo luogo di partenza. Si consiglia un abbigliamento comodo e calzature sportive.

L’attività proposta ha un costo di 20 euro per i soci e 22 euro per i non soci. La prenotazione è obbligatoria entro e non oltre giovedì 17 ottobre alla Ferramenta Malan di viia 1° maggio 5 a Luserna San Giovanni (0121 909310) oppure via whatsapp al numero dell’associazione Sen Gian 3273149183.

In caso di maltempo l'escursione sarà rinviata a data da destinarsi.

Sabina Comba