Cronaca - 08 ottobre 2024, 18:43

Atti violenti contro ‘L’Ora di Punta’ di Torre Pellice: “Metteremo una guardia”

Sono aumentate le aggressioni contro il bar in centro paese e il personale: “Da tre o quattro mesi la situazione è peggiorata, perché è cresciuto il disagio”

Il bar ‘L’Ora di Punta’ di Torre Pellice

Due settimane fa un cliente ha messo le mani al collo a una cameriera e lo scorso venerdì un altro ha colpito con la stampella una delle vetrine. Il bar ‘L’Ora di Punta’ di Torre Pellice lancia un grido d’allarme sulla situazione che si è creata in paese: “Da tre o quattro mesi è peggiorata: da noi sono aumentati gli episodi in cui avventori con problemi psichiatrici o tossicodipendenti vanno in escandescenza” racconta Daniel Druetta, uno dei titolari del bar in piazza Libertà. Si tratta dello stesso locale aveva già subito atti vandalici a febbraio e, a fine 2022, era stato preso di mira da un uomo con disagio mentale, che risiedeva temporaneamente in paese. Le aggressioni sono avvenute solitamente al rifiuto di fornire alcolici a clienti già alterati: “Solo la scorsa settimana siamo stati dai carabinieri per capire quali siano le strade percorribili per veder diminuire questi casi. A differenza di quanto ci hanno consigliato, non crediamo che basti chiudere prima la sera e tanto meno sia corretto aumentare il prezzo dei prodotti, anche per rispetto alla maggior parte dei nostri clienti che non crea problemi”.

I titolari del bar – aperto 7 giorni su 7, dalle 7 alle 23 dal lunedì al sabato, e dalle 8 alle 23 la domenica – hanno deciso quindi di percorrere un’altra strada: “Una guardia di sicurezza privata da noi incaricata rimarrà nel locale dal giovedì alla domenica, in orari sempre diversi” annuncia. Ma secondo loro questo non basta: “Ormai si è creata l’abitudine di indicare il nostro bar come responsabile dei problemi che accadono in piazza ma è importante invece capire che questi sono la conseguenza di un disagio che è cresciuto. Ad una eventuale chiusura della nostra attività, tutte le persone aggressive che si rendono responsabili di questi fatti, cambierebbero semplicemente bar”.

Druetta ci tiene a sottolineare che i protagonisti dei problemi segnalati ai carabinieri e al Comune, pur avendo problemi mentali, non hanno nulla a che fare con la Comunità Du Parc in viale Dante che si occupa proprio di patologie psichiatriche: “Loro infatti si comportano sempre correttamente”.