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Eventi | 07 ottobre 2024, 17:51

Lo Sport Club di Angrogna festeggia settant’anni con l’ambizione di ringiovanire

L’associazione nata per sostenere soprattutto il successo dei giovani sciatori negli anni ha visto crescere la corsa

(Foto di repertorio)

(Foto di repertorio)

Lo Sport Club di Angrogna ha compiuto settant’anni e ambisce a ringiovanire. L’anniversario è stato festeggiato ai 1.461 m s.l.m. del Colle della Vaccera, luogo di gare e allenamenti su sci alla nascita del gruppo sportivo. “Lo Sport Club nacque il 27 marzo 1954 proprio per volontà di numerosi angrognini che in quel periodo ottenevano ottimi risultati sulla neve” racconta la presidente dell’associazione Sabrina Raia. A quel tempo erano due le associazioni che si occupavano di sport invernali in Val Pellice: l’Uget (Unione giovani escursionisti torinesi) e l’Unione sportiva Val Pellice. Tuttavia gli sciatori ambivano a gareggiare con i colori di una propria società sportiva e ad organizzarsi per far fronte a problemi logistici: ‘Se c’era una gara da qualche parte, preparavo il mio zaino, le mie due paia di sci – una per il fondo, l’altra per la discesa – e scendevo a piedi fino a Torre Pellice dove, con mezzi pubblici, raggiungevo la località della gara’ ricordava lo sciatore Remigio Monnet nel 2004 in una delle interviste che compongono, assieme a documenti dell’epoca, il quaderno numero 24 del Centro di documentazione di Angrogna dedicato da Jean Louis Sappé proprio a ‘La Spourtiva’, come veniva chiamato lo Sport Club.

“Come indicato nel suo statuto, alla nascita l’associazione si occupa soprattutto di sci, di bocce e di atletica leggera, sostenendo i giovani atleti” aggiunge Raia. Il primo presidente fu Guido Ricca, il suo vice Silvio Bertin, mentre il ruolo di segretario venne affidato ad Alfredo Monnet e come cassiere fu individuato Silvio Chauvie. I primi consiglieri furono Attilio Bertot, Dorino Gisola, Sergio Besson e Alfredo Malan il primo chiamato a coprire la carica di allenatore.

Tra Ricca a Raia – che è la prima donna a ricoprire questa carica – si successero otto presidenti: Silvio Bertin, Ernesto Rivoira, Alessandro Odin, Rolando Bertin, Rino Aglì, Franco Aglì, Silvano Fenuil e Ivan Gaydou.

Nei suoi settant’anni si sono accesi più volte i riflettori sulle prestazioni sportive degli sciatori angrognini: “Le Olimpiadi invernali del 1976 a Innsbruck dove Willy Bertin arrivò al 4° posto 

nel biathlon, prima ancora quelle di Sapporo, in Giappone nel 1972, a cui Bertin partecipò nella medesima disciplina” cita Raia. Ma il primo successo lo Sport Club lo ottenne appena due anni dopo la fondazione: “Era il 29 marzo del 1956 quando a Claviere due nostre squadre arrivarono al primo e secondo posto nella staffetta alpina vincendo il trofeo ‘Provincia di Torino’”. Gareggiarono in quella competizione il trio di Guido Chauvie, Gino Bonnet, Rino Ricca e quello di Giovanni Giacomo Negrin, Giovanni Pons e Arturo Morel.

Oggi la corsa in montagna ha preso il posto dello sci come disciplina predominante nello Sport Club: “Per ovvi motivi legati alla mancanza di precipitazioni nevose e perché da una quindicina di anni aumentano gli appassionati” rivela Raia. Attualmente sono un centinaio i tesserati: “Recentemente sono arrivati molti giovani e siamo soddisfatti perché più della metà del gruppo ha meno di quarant’anni” aggiunge.

Oltre a continuare a ringiovanire, alle ambizioni per il futuro dello Sport Club Angrogna, Raia aggiunge l’organizzazione della loro prima vertical – gara caratterizzata da un notevole dislivello da coprire in pochi chilometri – e l’adesione alla Fidal, la federazione italiana atletica leggera: “Aderiamo già a Uisp, l’Unione italiana sport per tutti, ma vogliamo offrire ai nostri associati la possibilità di accedere anche a gare per cui non basta quella tessera e nemmeno i permessi temporanei”.

Elisa Rollino

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