Eventi - 03 ottobre 2024, 10:15

Baravalle: "L’AI non trasformi la realtà in un film dell’orrore"

Adriano Squillante ha condotto ieri 2 ottobre in Campidoglio, a Roma, una conferenza sul rapporto tra AI e Cinematografia.

L’intelligenza artificiale (AI per Artificial Intelligence) seduce e preoccupa cittadini ed istituzioni ormai da tempo, e per questo molte sono le occasioni di dibattito e riflessione promosse da enti e associazioni.

L’ultima ieri a Roma, in Campidoglio, dove la SB Vision, associazione fondata da Silvio Pascucci, Adriano Squillante e Enzo Bossio, che promuove eventi culturali e cinematografici di avanguardia, con un focus particolare sull’innovazione e la sostenibilità creativa, ha riunito ieri pomeriggio alle 17 i principali esperti del settore tecnologico e creativo del settore per esplorare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel cinema contemporaneo. 
L’obiettivo è quello di stimolare, poco prima dell’apertura della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si terrà dal 16 al 27 ottobre 2024, un dialogo approfondito sulle opportunità offerte dall’IA come strumento di supporto alla creatività cinematografica, valorizzando l’intersezione tra tecnologia e arte senza mai sostituire l’intuizione artistica.

La conferenza è stata moderata dal Notaio Adriano Squillante, direttore artistico dell’International Fest Roma Film Corto e noto volto tv, che ha condotto un dialogo tra il pubblico e gli ospiti al tavolo: Silvio Pascucci (Presidente di SB Vision), Fabrizio de Jorio (Caposervizio Rai News), Giulia Lea Giorgi (Giornalista Forum Mediaset), Francesco Carpano (Consigliere comunale di Roma), Antonella Minieri (Avvocato e Presidente di Mida Academy), Luca Baravalle (Presidente di Fondazione Baravalle ETS) e Fabio Dell’Aversana (Presidente SIEDAS).

Molti sono i temi che hanno animato il dibattito e la riflessione su come l’Intelligenza Artificiale può trasformare la creatività e l’innovazione nel cinema senza farne perderne l’essenza artistica, in collaborazione con gli aspetti e le peculiarità più creative.

Tra gli obiettivi emersi il principale è quello di arrivare a promuovere il dialogo tra tecnologia e creatività favorendo l’incontro tra creatori cinematografici, tecnologi e decisori politici, per comprendere come l’IA possa ampliare le opportunità creative senza snaturare l’arte del cinema, ma anzi portare a processi tecnici che creino contenuti innovativi che possano coinvolgere il pubblico in modo nuovo e interattivo.

L’ambizione emersa in sala dai relatori è che l’IA possa essere utilizzata per preservare e innovare il patrimonio culturale, garantendo che le nuove tecnologie non solo facilitino il processo creativo, ma ne amplifichino il valore artistico e si crei un ponte tra industria e maestranze emergenti così che si offra una piattaforma di networking per mettere in contatto registi, produttori e artisti emergenti con esperti di intelligenza artificiale, alfine di promuovere collaborazioni innovative e sostenere lo sviluppo del cinema indipendente.

L’attenzione alle sfumature riguardanti gli aspetti più umani è stata sottolineata da Luca Baravalle, che ha messo in evidenza come il cinema possa unire le popolazioni di paesi con culture e legislazioni differenti, anche sugli aspetti dell’intelligenza artificiale, e di come le culture differenti esprimano anche differenti posizioni etiche che si rispecchieranno inevitabilmente pure sull’approccio all’AI, affermando che “mentre i diversi governi cercheranno di porre regole attraverso leggi proprie o comunitarie, ci sarà un dialogo diretto, permesso dalla rete e dai prodotti cinematografici, che andrà oltre i vincoli normativi; speriamo che questo libero interscambio di informazioni e input, anche riguardanti il cinema, ma che potranno riguardare ogni aspetto della vita del cittadino, non trasformino le nostre realtà, proprio come già si vede da qualche anno nelle sale cinematografiche, in veri e propri film dell’orrore”.

I.P.