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Attualità | 11 settembre 2024, 15:16

Davide Gozzi lascia Vip Pinerolo, “ma ‘Fatino’ rimarrà sempre”

Finisce una storia di oltre 12 anni: “Ringrazio l’associazione per quello che sono diventato e le persone per quello che mi hanno insegnato”

Davide Gozzi, a sinistra, in una gag, nei panni del cane Liuk

Davide Gozzi, a sinistra, in una gag, nei panni del cane Liuk

Ha lasciato Vip Pinerolo, annunciandolo con un post su Facebook, molto accorato, accompagnato dall’immagine di un naso rosso sfilato dal viso. Davide Gozzi ha lasciato il gruppo di Pinerolo, dopo essere ritornato presidente, prima dell’estate. Una scelta sofferta, per motivi personali, dopo un’esperienza di oltre 12 anni, ma assicura che “‘Fatino’ rimarrà sempre e per me la porta non è chiusa”.

“Ho conosciuto Vip in ospedale, quando mio fratello ha avuto un brutto incidente, poi alla festa in piazza di maggio mi sono fatto avanti, lasciando il mio numero – racconta Gozzi –. Ho attesto sei mesi prima che mi chiamassero per la partenza del nuovo corso”. Poi una svolta delle svolte della sua vita. Per lui l’esperienza è stata sorprendente e rivelatrice: “Io ero abituato a fare il cretino nel mio bozzolo di amici. Indossare il camice e il naso rosso mi ha permesso di scoprire ed essere ciò che sono – rivela –. È stato un percorso lungo e difficile, ma oggi ringrazio Vip Pinerolo per i valori che mi ha trasmesso e per ciò che sono diventato e ringrazio le persone che ho incontrato per quello che mi hanno insegnato”.

Il suo animo clown, per Gozzi, è stata una scoperta, così come l’identità di ‘Fatino’: “Ogni clown deve scegliere un nome diverso dagli altri. Io ne avevo in mente 5 o 6, ma, dopo un esercizio, gli altri mi hanno detto che dovevo chiamarmi ‘Fatina’. Fortunatamente era occupato, ma ho poi scelto ‘Fatino’”.

Un nome che poco si attaglia alla sua mole, e questa era una delle sue perplessità, “ma poi ho capito che, appena mi vedevano e dicevo il mio nome, metà del servizio era fatto, perché si mettevano già a ridere” sorride.

La sua prima uscita è stata in ospedale a Pinerolo: “Me la ricordo bene. Io sono una persona ansiosa: dovevamo iniziare alle 14,30 e io ero già lì alle 13,15, anche perché altrimenti avrei camminato nervosamente a casa – non lo nasconde –. Avevo con me due clown di esperienza ed è stato facile perché ho dovuto solo accompagnarli. Loro mi hanno aiutato molto, anche perché ero preoccupato dall’andare in ospedale, poi ho capito che potevo farlo, dovevo solo lavorarci su”. Studio e formazione sono due elementi importanti di Vip, che a ‘Fatino’ hanno dato molto. Ma come è cambiato in oltre 12 anni? “Sono più consapevole e affronto meglio le situazioni. Anche se sono sempre ansioso e arrivo ancora un po’ prima…”.

Uno dei ricordi più felici è legato al progetto scuole: “Sei una figura a metà tra bambino e adulto ed è molto bello – racconta –. Poi mi è capitata una cosa molto significativa. Una ragazza di 18 anni è venuta a fare la tipizzazione in piazza, per donare il midollo. Noi animavano la giornata e lei ha detto che voleva diventare un clown, dicendo che era ‘colpa mia’, perché ero andato anni prima a fare un servizio nella sua scuola”. Anche per i pagliacci che devono far sorridere gli altri, però, non mancano i momenti tristi e le difficoltà da affrontare: “Una delle cose più brutte è quando ti dicono che un ospite di una casa di riposo non c’è più. Noi dobbiamo cercare di essere distaccati, ma, nei luoghi dove torni spesso e incontri le stesse persone, con cui scherzi e giochi, è difficile”.

Marco Bertello

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