"Ho sentito Marsilio gli ho fatto i complimenti. Lui mi ha scritto: ora tocca a te". Così il presidente Alberto Cirio commenta il risultato delle Regionali in Abruzzo, dove Marco Marsilio del centrodestra si è confermato governatore con il 53.5% dei voti, contro il candidato del campo largo (Pd/M5S/Terzo Polo) Luciano D'amico (46,48%).
Cirio: "Sardegna dato sui generis"
Una vittoria netta, con sette punti percentuali di distacco. Un risultato che Cirio definisce una "conferma di quello che avevamo detto all'indomani del voto in Sardegna, spiegando che quello era un dato sui generis che aveva la componente di centro-destra largamente maggioritaria su tutte le liste, ma che aveva scontato difficoltà evidentemente locali". Nell'isola infatti, dove ha vinto l'asse Pd-M5S con Alessandra Todde, si erano registrati frizioni tra Lega e FdI: il partito della Meloni ha infatti imposto il perdente Paolo Truzzu, a discapito del governatore uscente Christian Solinas.
"Cdx unito é un valore"
"Vincere così bene, - ha spiegato questa mattina il governatore del Piemonte - come ha vinto Marsilio è la testimonianza del suo buon governo, che il centrodestra unito continua a essere un valore ed a essere la grande maggioranza ampia nel Paese". "Qualcuno - ha poi aggiunto Cirio, all'indirizzo di Schlein e Conte - aveva fatto diventare le elezioni abruzzesi un test nazionale: quel qualcuno oggi dovrebbe aver la forza di dire che ha vinto il centrodestra, la Meloni ed. il nostro governo".
"Ha vinto idea chiara di campo"
"Se vogliamo vederla a livello locale, - ha proseguito il governatore - ha vinto un'offerta chiara di un campo, che non devi costruire appositamente per le elezioni: è quell'intuizione di Berlusconi, che ci permette oggi di governare il Paese". Uno delle novità più importanti è che Forza Italia, dopo l'8% in Sardegna, ottiene il 14% delle preferenze in Abruzzo.
"Come vicesegretario nazionale di FI - ha concluso Cirio - sono molto contento perché sfiora il 14%. Un dato molto importante, che conferma la crescita che avevamo avuto in Sardegna: se stiamo tra la gente, si rafforza anche quella componente moderata del centro-destra di cui io sono espressione".