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Politica | 20 febbraio 2024, 16:16

La Corte dei Conti ‘imbottiglia’ la nuova società dell’acqua Pinerolese

La sezione regionale di controllo boccia il nuovo soggetto che Acea e Smat volevano fondare per la gestione della rete idrica

La Corte dei Conti ‘imbottiglia’ la nuova società dell’acqua Pinerolese

Nelle idee di Acea, Smat e Comuni del territorio sarebbe stato uno strumento per salvaguardare occupazione e competenze nel campo della gestione della rete idrica della società pubblica pinerolese, ma la sezione regionale di controllo della Corte dei Conti si è espressa contro la nascita di Società Pinerolese Acque S.p.A.

Acea e Smat avevano ideato la costituzione di una NewCo per superare la normativa che prevede un gestore unico per la rete idrica del Torinese, cancellando di fatto tutta l’esperienza dell’azienda pubblica del Pinerolese in questo settore e creando un problema occupazionale sul territorio.

La nuova società vedeva Smat al 51% e Acea al 49% e avrebbe preso in carico 94 lavoratori della seconda, che già si occupano del servizio. L’accordo prevedeva anche che l’azienda torinese acquistasse le reti ancora non di sua proprietà, pagandole in 10 anni. I Comuni avevano dato il via libera a questa operazione, con Pinerolo, azionista di maggioranza relativa, che si era espresso lo scorso 27 dicembre con 23 voti a favore e un’astensione di Dario Mongiello (Pinerolo Trasparente). Non aveva partecipato al voto Giuseppe Spidalieri (Spidalieri sindaco).

Dopo la riunione del 12 febbraio, però, la Corte dei Conti ha inviato il suo parere negativo a tutti i Comuni del Pinerolese, rimettendo la palla al centro. Secondo la sezione di controllo la soluzione “appare carente sotto diversi profili”. Intanto i Comuni sarebbero soci sia di Smat, sia della nuova società, detenendo quindi quote in due aziende che svolgono la stessa mansione. Per i magistrati contabili, però, ci sarebbero anche perplessità sulla sostenibilità finanziaria dell’operazione e la sua compatibilità con i principi di efficacia, efficienza ed economicità, ma anche con il diritto dell’Unione europea.

“Votare questa delibera era un passaggio politico da fare – ragiona il sindaco di Pinerolo Luca Salvai nella Commissione bilancio di ieri, lunedì 19 febbraio –. Ma avevo delle perplessità in merito a questa soluzione e il parere le cita tutte. Questo documento mette in difficoltà il territorio e dobbiamo trovarci e riflettere per mettere in piedi un piano B”.

Il tempo però stringe: in teoria Smat avrebbe dovuto prendere per sé la gestione e non demandarla più ad Acea già da fine 2023, ma l’Autorità d’Ambito 3, cui il Pinerolese fa riferimento, aveva approvato una proroga fino al 30 aprile.

“L’ostacolo principale è la Legge Madia, che prevede un limite alle società partecipate dai Comuni – analizza Francesco Carcioffo, Ad di Acea –. Questa ci sembrava la miglior soluzione dal punto di vista occupazionale e funzionale. Ora valuteremo con i nostri legali quale strada intraprendere, anche se un ricorso potrebbe non essere opportuno”. C’è già un piano B nel cassetto? “Quando abbiamo valutato la costituzione della nuova società, avevamo messo sul tavolo alcuni scenari, ma non li abbiamo approfonditi, ora dovremo farlo, per vedere qual è la strada percorribile”.

Marco Bertello

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