/ Eventi

Eventi | 27 gennaio 2024, 09:40

Goliardici, comici, ma anche teneri e commoventi: l’anima della Tre Rifugi attraverso le storie di chi non è mai salito sul podio

Domani verrà presentato a Cavour il libro in cui Carlo Degiovanni sorvola sulle imprese agonistiche per dare spazio agli aneddoti accaduti dal 1971 al 2023 per ricreare l’atmosfera che hanno conosciuto gli amanti della marcia alpina

Eva Depetris e Ivana Giordan, che imposero agli organizzatori la partecipazione delle donne

Eva Depetris e Ivana Giordan, che imposero agli organizzatori la partecipazione delle donne

C’è Paolo Zanello che, nel 2021, perse di vista il cronometro e, in cima al Colle Manzol, tirò fuori dal marsupio l’anello per chiedere la mano a Manuela Serventi. Ma c’è anche Eva Depetris che con Ivana Giordan, nel 1979, ruppe il tabù della partecipazione delle donne alla gara, e corse alla pari degli uomini, senza pettorina e contro la volontà del Comitato organizzatore. Questi sono solo alcuni dei personaggi protagonisti delle storie contenute nelle pagine di ‘ Tre Rifugi Val Pellice. 48 storie ai piedi del podio e una leggenda ai piedi della valle’ (Fusta editore) dell’amante e storico della marcia alpina Carlo Degiovanni. Il libro verrà presentato domani, domenica 28 gennaio, alle 16, nel salone consigliare del Comune di Cavour.

“Si tratta di storie ‘ai piedi del podio’ perché non ho voluto raccontare le imprese agonistiche della Tre Rifugi ma ritrarre l’anima di quella competizione che è fatta dalle tante emozioni di chi partecipa e non di chi vince” racconta Degiovanni. Così, i brevi capitoli del libro, anno per anno, dal 1971 al 2023, sono dedicati ad aneddoti goliardici, comici e a volte teneri e commoventi. “L’ispirazione è legata alla canzone ‘Blue moon’ come raccontano le vicende narrate nel capitolo dedicato al 1972. Si tratta del brano musicale che doveva chiudere il concerto dei ‘Peli’s Men’ al Laghetto Cross alla vigilia della gara di quell’anno. La prospettiva era di tirare fino a tardi. Ma il sassofonista, Adolfo ‘Chelu’ Chelucci, il giorno dopo doveva correre la Tre Rifugi assieme a Valdo Bertin e voleva concedersi qualche ora di sonno. Anticipò quindi l’esecuzione del pezzo, ingannando il pubblico per finire prima il concerto ed andare a dormire” racconta Degiovanni. Verso il Colle Manzol, il giorno successivo, nel pieno della competizione, le note di ‘ Blue moon’ tornarono con sorpresa a farsi sentire: “‘ Chelu’ era ormai affaticato e per incoraggiarlo, Bertin, cominciò a intonare la canzone e gli rimase nelle orecchie fino all’arrivo”.

‘Tre Rifugi Val Pellice’ nasce da una serie di post che Degiovanni aveva pubblicato sulla pagina Facebook della gara: “L’obiettivo era tenere alto lo spirito che caratterizza la competizione così ho attinto ai miei ricordi, a volte approfondendoli assieme ai protagonisti. Nella primavera dello scorso anno ci siamo accorti che i racconti avrebbero potuto diventare un libro”. Correre sui sentieri del Val Pellice è stato per Degiovanni il metodo che gli ha permesso di evocare alla memoria i ricordi: “Quando emergevano mi fermavo e li appuntavo utilizzando un’applicazione dello smartphone per coi continuare nella corsa”. Tornato a casa li sviluppava e approfondiva.

A due mesi dalla pubblicazione, il libro ha già moltiplicato i ricordi tra chi ha vissuto la Tre Rifugi: “Molti mi hanno telefonato dopo averlo letto. Alcuni si sono riconosciuti nelle figure dei racconti come il corridore senza nome che nella notte alla vigilia della corsa cantava una canzone in cui paragonava le donne alle vipere. Oggi ha ottant’anni e mi ha chiamato per incontrarci e rievocare quello ed altri momenti”.

Dopo aver lasciato spazio ai ricordi il volume si chiude con uno sguardo al futuro: “Termina con la leggenda che ho inventato della Bella Sea, del timido Castlus e del geloso e perfido Vandalino. È un omaggio alla vallata in cui ho vissuto negli ultimi anni e ai numerosi sentieri su cui ho corso”. Nella storia fantastica entra in scena però anche la Rocca di Cavour come riconoscimento al paese in cui è nato ed in questi giorni tornato a vivere.

Elisa Rollino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium