Il 18 gennaio alcuni commercianti di piazza Roma si sono riuniti per dare vita a un Comitato che vigili sul cantiere di rifacimento della piazza. Come portavoce è stato nominato il consigliere comunale di opposizione Dario Mongiello.
“L’idea è nata in un colloquio tra me e il consulente informatico Giuseppe Dezzani, che ha lo studio lì – spiega Mongiello –. Il ‘Comitato piazza Roma’ non nasce per fare polemica, ma avrà un atteggiamento collaborativo e costruttivo, perché vogliamo che si arrivi alla chiusura del cantiere l’11 maggio come previsto”. Il gruppo, però, non pare intenzionato a fare sconti alla maggioranza del sindaco Luca Salvai: “Staremo con il fiato sul collo all’Amministrazione perché vogliamo tempi precisi sul nuovo cronoprogramma e chiediamo che a commercianti e residenti venga raccontata sempre la verità – prosegue Mongiello –. A metà dicembre c’è stato un incontro con il Comune, quando c’era già in programma la sospensione del cantiere, ma non è stato comunicato”. Il progetto infatti va rivisto, perché la struttura della tettoia va rafforzata. A breve il Comune dovrebbe varare la variante del progetto e reperire i fondi per finanziarla.
Nel frattempo il Comitato, per ottenere il suo obiettivo, ha anche lanciato una raccolta firme rivolta principalmente a commercianti e residenti, che si può firmare al bar all’angolo della piazza.
Ma come mai si è scelto come portavoce un consigliere comunale e non un commerciante o un residente? “Io posso avere accesso agli atti in tempi più brevi degli altri cittadini e vedere le carte per capire come è la situazione” risponde Mongiello. I rapporti tra lui e la maggioranza, in Consiglio comunale, però, sono a dir poco complessi. Non c’è il timore che questo possa complicare il dialogo con Salvai e i suoi? «Noi non vogliamo fare la guerra all’Amministrazione. Quando sono in Consiglio, faccio il mio ruolo di opposizione, carte alla mano. In questo caso lo scopo del Comitato è collaborare per arrivare il prima possibile alla chiusura del cantiere, che blocca la piazza, non si tratta di una questione politica tra maggioranza e opposizione».