La conferenza stampa di inizio 2024 segna ufficialmente l'avvio della campagna elettorale per il presidente Alberto Cirio. Se il centrosinistra ha deciso di puntare gli attacchi, compresi i manifesti, sulle mancanze della giunta di centrodestra in campo sanitario, oggi il Governatore ha risposto in maniera netta: "Abbiamo fatto più dei cinque anni di Chiamparino".
"Piemonte ha riacquisito centralità"
Anche il luogo scelto da Cirio per l'incontro non è casuale: il Museo di Scienze Naturali, che dopo dieci anni di chiusura riapre al pubblico. "Il Piemonte - ha osservato il presidente - ha riacquisito centralità: la conferma arriva anche dagli appuntamenti che avremo nel 2024, dal G7 sull'ambiente a Venaria e dai grandi eventi sportivi come la partenza del Giro d'Italia".
Cresce il Pil
"A dire che si riparte - ha proseguito il governatore - è il PIL, che cresce di più Torino che nel resto del Piemonte. L'aumento é legato allo sblocco di tante opere, che pone la nostra regione al centro dell'Europa con un nuovo sistema di collegamenti".
"Sanità pubblica faro"
E se il presidente chiarisce che gli ultimi sei mesi di mandato saranno dedicati a "governare il Piemonte", oggi è stato evidente ai più che la campagna elettorale è ufficialmente iniziata. E per il "taglio del nastro" simbolico Cirio ha scelto un tema su cui in questi anni si sono concentrati gli attacchi del centrosinistra: la sanità.
"La sanità - ha spiegato - è il tema principale a cui dedicare la nostra attenzione: il privato è un ottimo complemento, ma non sostituisce la sanità pubblica, che deve essere il nostro faro". E Cirio ha poi elencato i numeri che dimostrano come alle parole sia seguito un reale impegno, soprattutto se paragonato al "centrosinistra".
2mila sanitari in più
"Nel 2023 - ha sottolineato il presidente - abbiamo invertito la rotta su posti letto e personale. I dati occupazionali, al 31 dicembre, ci dicono che lavorano 2.066 persone in più del 2019: siamo in controtendenza rispetto al passato".
"Si inverte la rotta"
"Dal 2014 al 2019, quando c'era il centrosinistra - ha proseguito - si sono persi 424 posti di lavoro nella sanità piemontese". All'epoca della giunta Chiamparino il totale di oss, infermieri e medici era sceso a 54543, mentre oggi è cresciuto a 56.609 unità. "Prima di noi - ha accusato il governatore, all'indirizzo del centrosinistra - si è tagliato: a chi oggi ci ricorda l'importanza della sanità, bastano i numeri in più? Per la prima volta si inverte la rotta".
Posti letto
"Anche il dato sui posti letto - ha proseguito - certifica il cambio di passo. Nel 2014 in Piemonte c'erano 17992 posti letto, nel 2019, dopo cinque anni di governo del centrosinistra erano scesi a 16429. Oggi, dopo 4 anni della nostra amministrazione, sono 17810: 1400 posti letto in più a cui si aggiungono ulteriori 1000 posti letto, previsti dall’aggiornamento del piano socio sanitario che sarà approvato entro il mese di marzo".
Prosegue poi il recupero delle liste d’attesa, per cui la Regione ha attivato il piano straordinario. Dopo il Covid si è scelto di concentrare gli sforzi sul recupero delle prescrizioni più urgenti – U, B e D – perché sono quelle tempo-dipendenti.
Prescrizioni programmate
"Il tema vero - ha chiarito il governatore - restano le prescrizioni programmate, su cui concentreremo il lavoro nei prossimi mesi. Ho chiesto al neo direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, di elaborare entro la fine di febbraio un piano straordinario per ridurre le liste di attesa nelle prestazioni programmate".
Quest'ultimo sarà finanziato con 25 milioni di euro di risorse provenienti dalle concessioni dei bacini idroelettrici.