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Economia e lavoro | 20 dicembre 2023, 06:56

Comprare aziende in crisi, dalla Regione 4,2 milioni per sostenere l'occupazione, ma anche gli investimenti

Chiorino e Tronzano: "Impegno concreto per sostenere il nostro Made in Italy e il mondo produttivo di cui siamo orgogliosi"

persone con fogli che discutono al tavolo

Nuovi fondi per le aziende che vogliono rilevare realtà in crisi

Oltre quattro milioni di euro (4,2 per l'esattezza) per dare una mano alle aziende piemontesi in crisi. La Giunta Regionale ha approvato una delibera dedicata agli interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura. L’obiettivo è di agevolare le imprese che intendano acquisire aziende in crisi conclamata, unità produttive (impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca) a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.
Della dotazione, quasi tre milioni saranno destinati alla Linea Investimenti e il resto (oltre 1,2 milioni) dedicati all’Occupazione.

Sono fondi destinati a chi è intenzionato a rilevare aziende o rami di aziende localizzate in Piemonte, con i relativi impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca ed i connessi attivi, materiali ed immateriali, in situazioni di crisi conclamata, a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa. E possono essere finanziati anche interventi che prevedano l’affitto di aziende o rami d’azienda. Interventi ammissibili solo se finalizzati alla successiva acquisizione a titolo definitivo. Fa parte delle agevolazioni previste dalla Misura la concessione di incentivi per l'assunzione di lavoratori da impiegare nell'azienda o nel ramo di azienda oggetto dell’acquisizione. La linea di incentivazione all’assunzione prevede un contributo alle imprese per inserimenti di personale a tempo indeterminato.

"Abbiamo il dovere di aiutare il mondo delle imprese e dare un sostegno ad aziende in crisi che grazie all’intervento di investitori possono riemergere da momenti di difficoltà, oppure di favorire il ricambio generazionale – afferma l’assessore alle attività Produttive Andrea Tronzano -. Il sostegno è volto a contrastare i processi di deindustrializzazione in atto e recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione, salvaguardando il patrimonio di conoscenze e di specifiche competenze professionali nonché di favorire il mantenimento, il miglioramento e il recupero dei livelli occupazionali”.

Una misura fortemente voluta per favorire le imprese a conservare il patrimonio industriale e professionale presente sul territorio", sottolinea l'assessore al Lavoro e Formazione Professionale, Elena Chiorino. "La tutela del tessuto economico regionale è, da sempre, una nostra priorità. E sostenere acquisizioni e progetti di investimento, in situazioni di particolari criticità, è un dovere della politica. Con questo intervento mirato mettiamo in campo gli strumenti necessari a difendere le competenze e a creare nuove opportunità occupazionali per sostenere con orgoglio il nostro Made in Italy”.

Per essere ammesso a beneficiare dell’agevolazione, l’intervento deve comportare un investimento di importo non inferiore a 500mila euro (per le piccole imprese), il doppio per le medie e il triplo per le grandi imprese.

L’intervento deve consentire di mantenere o di raggiungere, al termine del primo anno solare successivo a quello di conclusione dell’investimento (anno a regime), almeno il 40% dell’occupazione presente nell’azienda o nel ramo d’azienda oggetto di acquisizione.

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