L'importanza dell'autodisciplina e della motivazione
Imparare da autodidatta richiede autodisciplina e motivazione. Bisogna essere in grado di organizzare in autonomia il proprio percorso formativo, pianificando lo studio e rispettando i tempi che ci si è prefissati. La mancanza di una figura esterna che supervisioni il lavoro rende facile procrastinare e rimandare l'apprendimento. Per questo è fondamentale sapersi autogestire e avere chiari i propri obiettivi professionali.
È necessario essere consapevoli fin da subito che studiare da soli comporta una grande responsabilità. Non potendo contare su professori o tutor che ti guidano e ti motivano nel percorso, sta unicamente a te trovare le risorse e la determinazione per portare avanti la tua formazione. Devi essere pronto a superare momenti di scoraggiamento, a reagire alle difficoltà e a trovare da solo le soluzioni ai problemi che incontrerai.
Scegliere il percorso formativo più adatto alle proprie esigenze
Prima di iniziare a studiare, è importante identificare chiaramente le competenze e le conoscenze necessarie per svolgere la professione desiderata. Bisogna informarsi sulle offerte formative esistenti, confrontando i diversi corsi online o i materiali disponibili per l'auto-apprendimento. Meglio optare per percorsi riconosciuti e apprezzati nel mondo del lavoro.
L’ambito in cui le risorse sono più ricche è sicuramente l’informatica, materia spesso preferita da molti “autodidatti” che vogliono cambiare carriera. Si possono scegliere contenuti “classici”, come per esempio un corso di html e css, e poi contestualmente provare a vedere i concetti appresi in pratica, per esempio con un tutorial su Youtube.
Pianificare lo studio ed esercitarsi costantemente
È fondamentale creare un piano di studio dettagliato e impegnarsi a rispettarlo con costanza. Le sessioni di apprendimento e esercitazione devono essere regolari nel tempo, non basta studiare solo saltuariamente quando se ne ha voglia. L'esercizio pratico continuo consente di assimilare realmente le nozioni apprese.
Stilare un planning settimanale che indichi chiaramente gli orari dedicati allo studio e il tempo da destinare ai diversi argomenti e attività è molto utile per organizzare la routine. Può essere d'aiuto anche tenere un diario in cui annoti i progressi compiuti e gli eventuali ostacoli incontrati. Cerca di ritagliarti ogni giorno delle sessioni di studio concentrate e produttive, senza distrazioni. E ricorda che oltre alla teoria è essenziale esercitarsi il più possibile nella pratica, ad esempio svolgendo test ed esercizi.
Trovare una community di apprendimento
Studiare da soli può essere alienante e poco motivante. Confrontarsi con altri studenti che seguono il nostro stesso percorso può essere molto utile. Le community online consentono di scambiare consigli, risolvere dubbi e condividere successi e fallimenti con chi vive la nostra stessa esperienza.
Cerca sui social network o sui forum dedicati se esistono già community di studenti autodidatti nel tuo stesso ambito di studio. Potrai trovare utili suggerimenti su materiali e risorse per lo studio, oltre al confronto con persone che affrontano le tue stesse difficoltà. Creare dei legami con altri studenti può aiutarti nei momenti di scoraggiamento e può dare più senso al tuo percorso.
Verificare costantemente i progressi compiuti
Per capire se il percorso intrapreso è quello giusto, è bene sottoporsi frequentemente a test di valutazione. Simulazioni d'esame, esercizi pratici da risolvere, progetti da realizzare sono modi efficaci per monitorare i progressi compiuti e individuare eventuali lacune su cui lavorare.
Dopo lo studio di ogni argomento o modulo formativo, metti alla prova le tue conoscenze per valutare cosa hai realmente appreso e cosa invece non hai ancora ben chiaro. Usa libri o siti specializzati in cui trovare test ed esercizi, oppure creane di personalizzati in base alle tue necessità. Correggi sempre i test per capire che tipo di errori commetti di più e su cosa devi ripassare. Pianifica anche delle simulazioni complessive, come se fossero degli esami veri, per abituarti alle modalità di verifica che dovrai poi affrontare concretamente.
##Mostrare le competenze acquisite anche senza un titolo di studio In fase di colloquio di lavoro, sarà fondamentale essere in grado di parlare in modo approfondito degli argomenti studiati, dimostrando di padroneggiarli. Un portfolio con progetti realizzati aiuterà a compensare la mancanza di un titolo di studio ufficiale.
Per dimostrare le tue competenze ed abilità, potrai portare al colloquio materiali concreti che attestino il tuo percorso formativo da autodidatta, come appunti presi durante lo studio, progetti realizzati, portfolio di lavori ed esercitazioni completate. Spiega in modo dettagliato gli argomenti approfonditi, le metodologie e le tecniche apprese, facendo riferimento a esempi pratici che dimostrino la tua preparazione. Mostra di conoscere a fondo la professione e le sue competenze chiave.