A Villar Pellice ha raccolto l’eredità dello storico medico Osvaldo Ghirardi, scomparso a giugno. A Lusernetta invece è un vero e proprio pioniere. Niccolò Malan, trentasettenne di Torre Pellice, è il primo medico di medicina generale per il piccolo paese di circa 500 abitanti: “Non ne abbiamo mai avuto uno prima e per la mia Amministrazione comunale si tratta di una delle più importanti mete raggiunte, assieme all’inaugurazione del sito per l’atterraggio dell’elisoccorso” dichiara il sindaco di Lusernetta, Alex Maurino.
Operativo nel paese già a metà maggio, il medico è stato presentato alla collettività sabato 8 luglio durante un incontro pubblico a cui ha partecipato anche il consigliere regionale Paolo Ruzzola e il vicario generale della Diocesi di Pinerolo monsignor Gustavo Bertea.
È stata proprio la Diocesi a mettere a disposizione in comodato d’uso i locali della canonica dove Malan visita il mercoledì dalle 11 alle 12. “Non capita spesso che una comunità locale metta a disposizione gratuitamente un locale ai medici. Ma a Lusernetta è successo” spiega il dottor Malan che visita anche a Torre Pellice oltre che a Villar Pellice. “Lavorare nei piccoli paesi è una sfida: è impegnativo conquistare la fiducia dei pazienti ma una volta fatto vieni trattato quasi come un’autorità” spiega Malan. “Tuttavia il medico in un piccolo paese ha un’ulteriore responsabilità: deve tenere conto delle difficoltà di spostamento dei pazienti – continua - e indirizzarli dagli specialisti che spesso lavorano in città solo se è strettamente necessario”. Per questo Malan si sposta da uno studio all’altro con il suo ecografo per addome portatile: “Prima di chiedere a una persona di rivolgersi a un altro medico devo fare tutto ciò che si può” afferma. Al momento i suoi pazienti in paese sono solo dodici: “Ma finora pochi sapevano che ero già operativo. In base alle esigenze future sto già progettando di dotarmi di ulteriore attrezzatura oltre all’ecografo”.
Per rendere adatta la canonica, il Comune ha ristrutturato i locali: “La cucina è diventata la sala d’attesa, mentre lo studio di don Ferruccio ora è lo studio dove visita il dottore. Inoltre siamo intervenuti sull’accessibilità dei locali adeguandoli alle esigenze si chi ha disabilità motorie” sottolinea il sindaco.