“Più di tutto, desidero aiutare e far star bene le persone”: così si descrive Raffaele Buffoni, pinerolese classe 2000, che accanto ai suoi studi universitari di dentistica a Siena persegue la passione per l’intrattenimento, con un profilo Tik Tok da più di 400mila seguaci.
“Ho cominciato per caso, nei primi tempi del lockdown, per provare a svagarmi e avere un contatto con il mondo esterno – racconta –: è stata una decisione talmente improvvisata e repentina che non mi ricordo nemmeno di cosa trattasse il primo video che ho pubblicato”. In generale, i contenuti del social Tik Tok sono brevi video, spesso montati con effetti e scritte, comunemente di tono umoristico, ma anche divulgativo e attivo politicamente. Anche Buffoni pubblica video di questo genere, umoristici e spesso satirici, portando il suo punto di vista da persona nera e appartenente alla comunità queer. “Il successo è stato quasi immediato, e mi sono spaventato, ricordo di essermi chiesto ‘ma cosa ho fatto?’. Quando centinaia, migliaia di persone sconosciute vedono qualcosa di tuo, inizi a dubitare di tutto, a leggere tutti i commenti, e anche uno solo negativo basta a rovinare l’esperienza. Ma dopo poco tempo mi sono abituato: non è possibile piacere a tutti, e fortunatamente con questo social tendi ad arrivare alle persone a cui puoi piacere, che seguono gente come te o pubblicano loro stessi contenuti simili”.
Quella dei social non è la prima esperienza nel mondo dell’intrattenimento di Buffoni, che ha mosso i primi passi a Pinerolo, al corso di teatro organizzato al liceo scientifico Maria Curie, alla scuola di ballo di Claudia Filadoro e con la compagnia teatrale Pixel. Con il successo online ha ottenuto la partecipazione a ‘Generazione Lol’, serie di Prime Video con Lillo Petrolo, disponibile su YouTube e Tik Tok, e a eventi come la première italiana del film Marvel ‘Wakanda Forever’. “Appena compiuti diciotto anni mi sono iscritto a X Factor e sono andato da solo alle audizioni: ero ancora troppo giovane, ma mi è servito tanto per capire come funziona la televisione – rivela –. Anche il mondo dei social non è semplice come può sembrare, soprattutto se fai tutto da solo come faccio io, e infatti sono contrario al loro utilizzo da parte di chi è troppo giovane. Se vuoi renderlo un lavoro, da persona diventi prodotto, e devi sottostare alle rigide regole di chi ti sponsorizza”. A questo proposito, Buffoni si esprime sul periodo attuale, ovvero il mese del Pride, dedicato all’orgoglio delle persone omosessuali, bisessuali, transgender e queer e alla lotta per i loro diritti. “Capita che alcune aziende vogliano sfruttare il momento con un impegno solamente di facciata, ma è spesso difficile capirlo. Potresti trovarti a dover decidere tra rinunciare a una collaborazione, e quindi a un guadagno, o ai tuoi principi morali: io faccio poche collaborazioni sponsorizzate, ma non colpevolizzo né giudico chi prende questa scelta, perché è un lavoro e in qualche modo bisogna guadagnarsi da vivere”.
Quella dei social non è la sua unica strada: attualmente Buffoni frequenta la facoltà di Dentistry and Dental Prosthodontics (Dentistica e protesi dentaria) in inglese all’Università di Siena. “Sia l’intrattenimento che la scelta dell’università sono legati al mio desiderio e obiettivo di vita di aiutare e far star bene le persone, che sia dal lato della salute o del divertimento e dello svago. Per ora continuerò a pubblicare sui social, anche se considero l’università la mia priorità. Vado avanti perché mi piace, mi diverto, e sento anche la responsabilità di far divertire chi mi segue e mi apprezza. Spero di poter donare benessere e sollievo agli altri per tutta la vita” conclude.