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Politica | 09 maggio 2023, 11:52

Più donne in politica, la protesta in Piemonte: “Vogliamo la doppia preferenza”

La proposta di legge di iniziativa popolare viene ignorata, la rabbia di Torino Città per le Donne: "Questa è l’ultima regione a statuto ordinario a non essersi adeguata a una norma dello Stato”

protesta di fronte a Palazzo lascaris

Più donne in politica, la protesta in Piemonte: “Vogliamo la doppia preferenza”

Alzano la voce le donne in Piemonte. Lo fanno per chiedere il rispetto della legge e delle regole della democrazia. 

L'iniziativa dell'Associazione Torino Città per le Donne

Si può raccontare così il sit-in organizzato dall’Associazione Torino Città per le Donne è sostenuto da Libera per chiedere al Consiglio regionale di dare al seguito alla proposta di legge di iniziativa popolare che chiede alla Regione di adeguarsi alle norme statali e prevedere il sistema della doppia preferenza nella legge elettorale piemontese. 

"Unica regione a non essersi adeguata a una norma dello Stato"

Abbiamo depositato quasi un anno fa una proposta di legge per la doppia preferenza della legge elettorale piemontese: la Regione Piemonte è l’ultima regione a statuto ordinario a non essersi adeguata a una norma dello Stato” racconta Antonella Parigi. Oggi infatti la legge dello Stato prevede la doppia preferenza di genere.

E’ un modo per favorire la presenza delle donne in politica” ribadisce l’associazione Torino Città per le Donne che, contestualmente, ha avanzato anche altre richieste: “Abbiamo chiesto che le liste avessero il nome di un uomo e di una donna alternato”.

"In gioco il futuro della democrazia"

In gioco, secondo i manifestanti che si sono riuniti di fronte a Palazzo Lascaris, ci sarebbe la democrazia. “È presente una proposta di legge di iniziativa popolare? Si rispettino le tempistiche per la risposta, è semplice democrazia. È rispetto istituzionale, garanzia di democrazia”.

L’obiettivo? Arrivare in tempo alle regionali e garantire eque possibilità alle donne alle prossime elezioni. Al termine del presidio, le rappresentanti delle due proposte sono state audite dal Presidente del Consiglio Regionale, Stefano Allasia,  che ha garantito che i due percorsi legislativi verranno incardinati nella “capigruppo” che si terrà domani, per calendarizzare la discussione nelle commissioni competenti e poi in aula.

Andrea Parisotto

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