Altri 7 milioni di euro di investimenti per Airasca. Li ha annunciati questa mattina Skf, spiegando che le risorse saranno destinate all'ammodernamento e ampliamento di una parte della sezione degli stampaggi. L'operazione in particolare coinvolge SKF Metal Stamping, società italiana controllata da SKF Industrie.
Si tratta si un investimento che segue quello già previsto di una nuova fabbrica sui cuscinetti SuperPrecisi annunciata ad inizio del 2021. La somma dei due investimenti è pari ai 62 milioni di euro. E prevede lo spostamento delle attività di Moncalieri e Frossasco proprio ad Airasca.
“Il consolidamento delle nostre attività produttive nel polo industriale di Airasca comporterà un miglior posizionamento dell'unità SKF Metal Stamping all'interno di SKF, permettendoci di sviluppare nuovi business ed ottenere contratti di fornitura con nuovi clienti”, commenta l'ad di SKF Metal Stamping, Fabio Bongiovanni. E Aldo Cedrone, amministratore delegato di SKF Industrie, aggiunge: “Questa operazione rappresenta una ulteriore conferma dell’importanza che l’Italia riveste per il Gruppo SKF. L’investimento, infatti, consente di mantenere nel nostro Paese, potenziandola, una produzione strategica per il controllo della catena di fornitura”.
L’operazione non prevede, al momento, alcun impatto occupazionale sui 122 dipendenti attualmente impiegati nei due siti produttivi e sarà conclusa nell’arco di circa due anni. Al termine del progetto di consolidamento, il sito di Frossasco sarà dismesso.
"L'arroccamento su Airasca è la strategia corretta per superare le difficoltà del momento che sta vivendo l’industria italiana", commenta Davide Provenzano, segretario generale di Fim Cisl per Torino e provincia. "Tenere e rafforzare le produzioni senza avere ripercussioni sul piano occupazionale è un grande risultato frutto di un sistema di relazioni avanzate e di una condivisione costante della strategia di rafforzamento per il nostro territorio", commenta Arcangelo Montemarano, di Fim Cisl.
"La strategia che l'azienda sta adottando per rafforzare la sua presenza in Italia ci trova pienamente d'accordo, perché siamo consapevoli che la transizione ecologica in atto sarà penalizzante per l'occupazione", dichiarano il segretario organizzativo Uilm Torino, Vito Benevento, e il funzionario Uilm Torino, Alberto Coalova. "Solo cercando soluzioni sulla riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario e con seri programmi formativi continui saremo in grado di evitare ciò che prevedono gli economisti per i prossimi anni, cioè un drastico aumento dei disoccupati in Italia e in tutto il continente europeo".
Soddisfatto anche Fiom Cgil: "Vediamo in modo positivo il fatto che la chiusura di uno stabilimento non comporti perdite a livello occupazionale, andando anche a rinforzare e migliorare un sito industriale che ormai aveva una certa età – commenta Pino Lo Gioco, coordinatore nazionale Skf per i metalmeccanici Cgil –. Così facendo diamo garanzia di futuro e di lavoro all’interno di un piano globale di ristrutturazione da parte di Skf. Già in Germania ci sono esempi simili come strategia riorganizzativa ed è un elemento rassicurante, in un contesto economico che non è facile per nessuno”.