"Venire a Torino e in Piemonte deve essere conveniente per le aziende, questo è importante, al di là del fatto che qui è nata l'auto. Lavorando insieme, Regione e Comune, siamo felici di aver ottenuto questo risultato". Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, escono soddisfatti dall'incontro con i vertici di Stellantis e in particolare con Carlos Tavares.
"Il fatto che uno dei massimi gruppi internazionali scelga di investire a Torino e in Piemonte è significativo, crea indotto e ricadute positive - dice Cirio -. Ci siamo mossi per tempo anche sul fronte dell'energia e sulla possibilità di fare formazione e reskilling dei lavoratori".
Ottenuto risultati non scontati
"Lavorare insieme garantisce risultati che non erano scontati - sottolinea il primo cittadino -, crediamo di aver interpretato correttamente quel che serve a questo territorio e a questa città, per il futuro dell'industria dell'auto. La transizione verso l'auto elettrica da problema può trasformarsi in opportunità, come dimostra la circular economy di cui Torino ospiterà il centro europeo. E questo dice anche sul futuro di Stellantis a Torino".
Altri dossier aperti per Comune e Regione
Il Comune, in particolare, ha agito sulla leva urbanistica. "Torino ha uno stock immobiliare importante e un substrato di PMI che hanno competenze anche tecnologiche di prima grandezza. Ma anche luoghi della formazione importanti per le nuove generazioni", conclude Lo Russo. "Il metodo di collaborazione con la Regione troverà nuove applicazioni: i dossier sul tavolo sono tanti".
"Sono giunte importanti rassicurazioni da parte del CEO di Stellantis Tavares sui due impegni legati al polo di Mirafiori", ha dichiarato Paolo Furia, segretario regionale del PD. "Il primo è legato al polo dell'economia circolare: una vera e propria rivoluzione dell'automotive, che il progressivo passaggio all'elettrico rende assolutamente necessaria. Da una parte, l'economia circolare consentirà di ridurre lo sfruttamento delle materie prime di aree geografiche lontane e ricchissime in minerali come cobalto, litio, nichel. Dall'altra, grazie all'economia circolare, il problema dello smaltimento delle batterie elettriche sarà affrontato, possiamo dire, dando nuova vita a buona parte delle loro componenti".
"Ci sono però due sfide che devono essere raccolte sin d'ora dagli attori istituzionali, a livello nazionale e regionale: la trasformazione delle competenze dei dipendenti dell'automotive e il potenziamento della domanda. Per raggiungere gli obiettivi produttivi e occupazionali di Mirafiori e nuovo indotto occorre favorire con la leva pubblica l'acquisto di mezzi pubblici elettrici, il cui prezzo di mercato rimane oggi ancora alto", ha concluso Furia.