Economia e lavoro - 14 aprile 2022, 15:42

La Pasqua 2022 prova a lasciarsi la crisi alle spalle: tutto esaurito nei ristoranti di Torino e provincia

Dopo due anni di chiusure, torna anche la voglia di scampagnate. Confesercenti: "Si recuperano i livelli del 2019". Ascom: "Tornano anche i turisti stranieri"

Con l'arrivo della Pasqua riprendono fiato sia la ristorazione che il commercio. E tornano i turisti stranieri

Si giocherà tutto sul last minute. Il mondo degli albergatori lo aveva detto, nei giorni scorsi. E a quanto pare l'avvicinarsi della Pasqua sta rinvigorendo la voglia di acquisti e di feste dei torinesi (e non solo). La conferma arriva dalle previsioni del commercio: Ascom Torino e Confesercenti concordano infatti su un impulso di ottimismo, dopo anni di incertezze e rinunce. Un contesto all'interno del quale solo i costi dell'energia e l'inflazione sembrano poter tendere qualche trappola.

E se Ascom parla di "tutto esaurito" nei ristoranti per i giorni del Ponte di Pasqua, gli addetti ai lavori di Confesercenti tratteggiano uno scenario con livelli simili a quelli del 2019, pre pandemia.

Impressioni confortanti, sperando nei grandi eventi. Incognita inflazione

Le impressioni degli operatori sono confortanti – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti –: dopo il lungo gelo della pandemia, questa Pasqua può rappresentare per il commercio e il turismo una svolta. Ciò è tanto più vero per Torino, vista la lunga serie di eventi che nelle prossime settimane metteranno la nostra città al centro dell’attenzione. C’è soltanto da sperare che tutto ciò non venga compromesso da guerra e inflazione galoppante: un mix preoccupante, che può tarpare le ali alla ripresa, ridurre i consumi e mettere in ginocchio imprese e famiglie. Purtroppo, qualche avvisaglia in questo senso c’è già e bisognerà fare di tutto per limitare i danni”.

Incertezze che non nega nemmeno Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino: "La Pasqua che ci apprestiamo a vivere è gravata da tante preoccupazioni. A Torino c'è un bel clima di attesa per i grandi eventi che si attendono in questa primavera dall’Eurovision al Salone del Libro, ma resta forte l’incertezza fra gli operatori per il rialzo dei costi di energia, materie prime e per la frenata dei consumi. Occorre lavorare insieme per la ripresa e il rilancio internazionale che Torino merita”. 

Ritorno alla normalità? Lo dicono i numeri

La voglia di tornare a vivere un periodo di Pasqua come "prima" emerge dai numeri delle indagini effettuate dalle due associazioni commercianti. “Siamo quasi tornati ai livelli di vendita del 2019 – dice Luigi Frascà, presidente di Assomacellai-Confesercenti –: evidentemente, la gente ha voglia di muoversi e la Pasquetta rappresenta la prima grande occasione: come di tradizione, molti richiesti e agnello e costine. Ma anche gli acquisti per il pranzo di Pasqua stanno andando bene. L’unica nota negativa sono i prezzi in aumento: al di là dell’euforia pasquale, questo è un problema che si sta già facendo sentire sui nostri volumi di vendita nei giorni normali”.

Le prenotazioni – aggiunge Mauro Rosada, vicepresidente Ascom  sono in aumento negli ultimi giorni con una diminuzione di richiesta di carni, come capretti e agnelli (-5%). Siamo però preoccupati per il costo della materia prima in particolare farina e olio di girasole aumentati del 100% in poche settimane”.

Tutto esaurito per chi mangia fuori casa

Di certo, non si bada a spese per un pranzo o una cena al ristorante. Tutto esaurito, dice Ascom: "Menu più leggeri, in linea con la stagione e con gli aumenti dei costi – commenta Renata Pristeri, presidente gruppo ristoratori Ascom Epat -. Siamo impegnati a contenere i prezzi per accontentare le richieste e non deludere il turismo straniero che si attende qualità e tradizione”.

E Fulvio Griffa, presidente di Fiepet-Confesercenti, la federazione di pubblici esercizi, confida addirittura in uno sprint finale: "Torino si sta riempiendo di turisti e quindi contiamo su un buon risultato, anche al di là delle prenotazioni. Non abbiamo ancora ripreso i livelli prepandemia, ma – dopo due anni di difficoltà – si tratta di un risultato comunque apprezzabile”.

Turismo: tornano anche gli stranieri

Di certo, in giro per la città, insieme ai torinesi ci saranno anche molti visitatori in arrivo da oltre confine. Magari un turismo di vicinato, viste le tensioni geopolitiche del momento, ma con numeri confortanti. “Ancora in questi giorni – racconta Giulia Beccaris, presidente di Assohotel-Confesercenti – continuiamo a ricevere prenotazioni ed è prevedibile che gli alberghi cittadini arriveranno a sfiorare il 90% dell’occupazione, specialmente per le camere triple e quadruple, richieste dalle famiglie: un dato che non si riscontrava da tempo”.


In arrivo francesi, belgi, spagnoli, olandesi. Anche i tedeschi (anche se un po' in rincorsa). “Stiamo finalmente lavorando con tour operator stranieri - dice Barbara Sapino, presidente GIA Piemonte -. Speriamo sia il segnale che tutti ci attendiamo per la ripresa della nostra città anche per effetto dei grandi eventi in programma”.