Al Consiglio comunale di Villafranca Piemonte stamattina, sabato 18 dicembre, durante l’appello lo hanno chiamato comunque, anche se era scomparso nella notte. Così, nel giorno della sua morte, hanno voluto ricordare Bartolomeo Pronino, uomo impegnato a lungo per il paese. Al posto che avrebbe dovuto occupare un mazzo di fiori, la sua cartellina da consigliere e la fascia tricolore. Chiamato da tutti ‘Nino’, Pronino era il sindaco onorario di Villafranca Piemonte – carica attribuitagli il 28 luglio 2009: “È l’unico ad avere ottenuto tale onorificenza, conquistata con un lungo impegno in Amministrazione comunale. Già consigliere comunale negli anni Settanta, Nino sì presentò con la mia squadra alle elezioni comunali del 2004 – racconta il sindaco, Agostino Bottano - da quel momento è rimasto sempre consigliere, ha avuto la delega alla terza età ed è stato capogruppo consigliare”.
L’impegno per la cosa pubblica l’aveva ereditato dal padre, Lorenzo, primo sindaco di Villafranca Piemonte dopo la Liberazione, partigiano e membro del Comitato liberazione nazionale: “La nostra amicizia ha radici in quella dei nostri padri che collaborarono durante la Resistenza e furono entrambi membri del Cln” racconta Anna Dao Giletta, figlia di Pietro. “Ho perso un amico di una vita, una persona che ricordo con affetto e rispetto – prosegue commossa –: la sua dignità e affidabilità erano doti speciali”.
Pronino, che avrebbe dovuto compiere 92 anni a febbraio, era stato dirigente di azienda e non aveva mai perso interesse per la cosa pubblica, appoggiando anche chi è chiamato a tutelare l’ordine pubblico in paese: “L’ho conosciuto appena arrivato a Villafranca Piemonte, nel 2000, e mi colpì il suo estremo rispetto per le forze dell’ordine. Lui credeva nello Stato, aveva un forte spirito istituzionale” ricorda Patrizio Sau, ex comandante della caserma dei Carabinieri di Villafranca Piemonte, che ora ricopre la stessa carica a Revello. Nei suoi discorsi durante le commemorazioni ufficiali, Pronino spesso faceva riferimento al ruolo delle forze dell’ordine: “Lui ci ha sempre visto per quel che siamo: un corpo a servizio della comunità” aggiunge Sau.
La sua energia mentale e fisica, l’ha abbandonato solo nell’ultimo mese, quando le sue condizioni di salute si sono aggravate: “Aveva un grande carisma e non si lamentava mai: Nino ci ha sempre voluti allegri” dichiara Bottano. E il suo sorriso ha incoraggiato non solo i ‘colleghi’ di Amministrazione: “Nei nostri confronti è stato capace di quei piccoli gesti come un saluto, un sorriso, una breve chiacchierata per strada, che ci fanno sentire introdotti nel tessuto sociale di un paese” racconta Sau.
Il rosario per Pronino sarà recitato domani, domenica 19 dicembre, alle 20,30, nella chiesa di Santo Stefano mentre il funerale sarà lunedì 20 dicembre alle ore 14 nella stessa chiesa, partendo dall’Istituto di Riposo Conti Rebuffo alle 13,50.