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Attualità | 03 maggio 2021, 16:13

“Posiamo una pietra d’inciampo nel cimitero di Pinerolo per i migranti morti in mare”

La proposta del Gruppo dell’amicizia islamo-cristiana segue l’ennesima tragedia

Cimitero centrale Pinerolo

Nella notte di giovedì 22 aprile un gommone di 130 migranti è sprofondato nel Mediterraneo e l’ennesima tragedia dei migranti ha spinto il Gruppo dell’amicizia islamo-cristiana a lanciare una proposta per ricordare le vittime del mare.
“Una nostra componente ha proposto di posare qualcosa nel cimitero di Pinerolo per dare una terra a chi è morto nel mare e ricordare queste tragedie – spiega Giorgio D’Aleo, per conto del Gruppo –. Ci siamo informati e abbiamo visto che non si può posare una lapide in un’area che sia destinata alle inumazioni, ma solo nelle aiuole o in spazi simili. Quindi abbiamo pensato a un metro quadrato in cui poter posare una pietra d’inciampo”.

Le pietre d’inciampo sono un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig e si sono diffuse in diverse zone d’Europa. Sono blocchi di pietra ricoperti da una piastra d’ottone che riporta il nome di un deportato dai nazisti. A Pinerolo ce n’è una in via Palestro 8 per Cesare Grosso-Campana, arrestato dai tedeschi il 20 settembre 1943 e assassinato l’11 febbraio 1944, nel campo di concentramento Deblin-Irena in Polonia.

“Vogliamo un segno per non dimenticare quelle tante vittime, uomini, donne, bambini, fuggite da miseria, violenza e guerra, morti due volte. La seconda nella nostra indifferenza” sottolineano dal Gruppo, con lo scopo di riportare l’attenzione sul fenomeno delle migrazioni, “che è più complesso di quanto si pensi e che ha alla base storie di sfruttamento e oppressione” conclude D’Aleo.

I promotori stanno raccogliendo le adesioni di enti, associazioni e cittadini all’indirizzo e-mail amicizia.ic@gmail.com, poi presenteranno formale richiesta in Comune per ottenere un incontro.

“Stavamo già ragionando su un simbolo a ricordo di queste tragedie, quindi sono favorevole, anche nel collocarlo nel cimitero” commenta il sindaco Luca Salvai.

Marco Bertello

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