La Biblioteca comunale ‘Madeleine Jahier Muston’ ripartirà in furgone in modo da raggiungere le borgate abitate e sparse per i monti di Bobbio Pellice. Martedì 23 febbraio il servizio sospeso a causa della pandemia riprende con un progetto di rilancio affidato alla Diaconia valdese valli che già lo scorso anno si era aggiudicata la gestione della biblioteca di Luserna San Giovanni.
“Bobbio Pellice conta una decina di borgate abitate in cui la popolazione è prevalentemente anziana. Lì la solitudine provocata dalla pandemia si è fatta sentire molto – rivela Donata Gayard, vicesindaco di Bobbio Pellice –. Le persone, infatti, continuano a scendere in paese giusto per le commissioni e per le attività strettamente necessarie, per poi risalire in borgata. Il Covid ha accentuato problemi che erano rimasti assopiti tra queste montagne”.
La situazione ha determinato un aumento della solitudine e una diminuzione degli utenti della biblioteca, per questo già durante il lockdown le bibliotecarie volontarie avevano messo a punto un servizio di consegna a domicilio che era stato apprezzato. “In generale però il calo di utenti è stato demotivante – ammette Gayard – avevamo bisogno di un’occasione di rilancio”.
Di qui la decisione di affidare la promozione della biblioteca alla Diaconia valdese valli che è determinata a trasformare i locali di via Sibaud 1 in un ‘luogo multifunzionale’. “Abbiamo in programma attività e laboratori per giovani, anziani e famiglie con bambini piccoli ma per realizzarli dobbiamo aspettare però la bella stagione o un miglioramento della situazione sanitaria – spiega per la Diaconia valdese valli Ilaria Peiretti –. Intanto però il 23 ripartiamo con il servizio ‘Prenota e Ritira’ che permette di evitare assembramenti e con la Biblioteca Itinerante nelle borgate”.
Sarà quindi possibile accedere alla biblioteca su appuntamento il martedì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, per ritirare i libri prenotati ai numeri 0121 957727 (durante l’orario di apertura) oppure al 348 2966054. Settimanalmente, inoltre, una delle bibliotecarie volontarie, assieme a un’addetta della Diaconia, raggiungeranno le borgate con un furgoncino pieno di volumi pronti per essere presi in prestito. “I libri saranno così uno strumento di coesione, unione e sviluppo di comunità – aggiunge Peiretti – un pretesto per avvicinare e parlare con le persone che vivono in contesti isolati”.