Scuola e formazione - 03 ottobre 2020, 12:20

L’asilo nido don Pozzo di Cumiana chiuderà il 23 ottobre, «ma non sarà per sempre»

Il sindaco Costelli vuole tamponare l’emergenza e poi tentare il rilancio, dialogando con i privati del Peter Pan

Il 23 ottobre il nido don Pozzo di Cumiana chiuderà e il Comune si sta muovendo per ricollocare la decina di bimbi iscritti, ma la volontà del sindaco è di riaprire la struttura, dopo aver tamponato l’emergenza.
Il Consorzio Coesa ha scritto al Comune il 29 settembre, comunicando che non avrebbe prorogato ulteriormente l’accordo in scadenza il 23 ottobre. «Le motivazioni sono il calo delle iscrizioni e l’aumento dei costi per le norme anti-covid» spiega il sindaco Roberto Costelli. Al gestore non basta il contributo del Comune che arriva a un massimo di 25mila euro annuali, a fronte di spese documentate, e l’integrazione delle rette per le famiglie con problemi economici.

La struttura di via Michelangelo Ferrero 17 può ospitare 40 bambini e 10 iscritti sono pochi per sostenere il costo dei 6 operatori impegnati a fornire il servizio.

Il problema del don Pozzo nasce dalla decisione della Giunta Aielli di esternalizzare la gestione e riportare gli operatori comunali in municipio. L’Amministrazione Poggio, che ha ereditato la scelta, ha avuto grosse difficoltà a trovare un gestore e il 2015 è stato un anno caldo su questo fronte, dove si è profilato più volte il rischio della chiusura della struttura.

Costelli intende affrontare il problema in due passaggi: prima fronteggiare l’emergenza, poi pensare al futuro.

«Stiamo lavorando per trovare una collocazione in altre strutture ai bimbi iscritti» tratteggia. Per farlo sta sondando le disponibilità del nido privato Peter Pan e di micronidi.

Ma l’obiettivo di lungo termine è non chiudere i battenti per sempre: «Quella è stata una delle prime strutture realizzate appositamente per ospitare un nido e una quindicina di anni fa, da sindaco, avevo costruito un suo ampliamento, quindi deve tornare a ospitare un nido, che sia però sostenibile economicamente». Per questa ragione si potrebbe riaprire, come nel 2015, un ragionamento con il Peter Pan e fare una partnership pubblico-privato: «Dobbiamo capire se Cumiana ha la potenzialità per sostenere due nidi oppure no. Allo stato attuale non credo sia così».

Marco Bertello